Inter: con lo scudetto acquisito, scopriamo i top e i flop della stagione dei nerazzurri. Da Lukaku alla dirigenza… Fino a Suning
L’Inter si è laureata Campione d’Italia dopo 11 anni dall’ultima volta, quando in panchina c’era José Mourinho e i nerazzurri si dirigevano verso uno storico Triplete. In quest’occasione, invece, Antonio Conte ha guidato la ‘Beneamata’ verso un successo davvero splendido, il 19° nella storia del ‘Biscione. Ma quali sono stati i migliori e i peggiori di quest’annata? Scopriamolo insieme. Per tutte le altre news CLICCA QUI.
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Quando si arriva a tali traguardi, è sempre molto difficile giudicare migliori e peggiori, anche perché spesso e volentieri conta la squadra e non il singolo. Ma noi ci proveremo ugualmente.
I TOP DELLA STAGIONE
Romelu Lukaku 9,5: stanco, stanchissimo, ma anche ieri ha fornito un assist che ha mandato in gol Hakimi. E’ il primo giocatore, da quando Opta raccoglie tali dati, ad andare in doppia cifra sia nei gol che negli assist. C’è stato, poi, sia con le piccole che con le grandi squadre. Insomma, attaccarsi alle ultime prestazioni dell’attaccante belga, è decisamente superficiale.
Antonio Conte 9.5: manca il voto massimo per la prima parte di stagione in cui la sua Inter faticava ed è uscita anche dalla Champions League. Tuttavia, ha guidato i nerazzurri ad un successo straordinario, difendendo ambiente, tifosi e club nonostante le tante difficoltà. Ha fatto un passo indietro e si è calato perfettamente in quella che, parole sue, è l’esperienza più difficile della sua carriera: missione compiuta.
Milan Skriniar 9: c’è poco da dire sulla stagione del difensore slovacco, lontanissimo parente di quello che abbiamo visto l’anno scorso. Assoluto protagonista di questa stagione, nelle gare decisive soprattutto non è mai mancato.
Nicolò Barella 9: stesso discorso fatto per Lukaku. Lui c’era quando contava, spesso l’unico a reggere il centrocampo dell’Inter nei momenti più difficili – la rimonta contro il Cagliari in Sardegna la avviò lui. Prima di quella partita, i nerazzurri venivano dall’eliminazione in Champions League. Insomma, talento e leadership.
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Achraf Hakimi 8: sette gol e sette assist e un upgrade difensivo notevole. L’acquisto dell’anno dei nerazzurri, tra alti e bassi, ha portato un salto di qualità nella squadra di Antonio Conte. Certo, può e deve ancora migliorare tantissimo, ma lo stesso Conte lo ha spiegato: sotto la sua guida, può solo migliorare.
Marcelo Brozovic 8: sbaglia un passaggio, è superficiale in certe situazioni… Ma è insostituibile per Conte e per i suoi compagni che, ogni volta, possono contare su di lui. Altra stagione di altissimo livello per l’ex Dinamo Zagabria: di questo, senza tanti dubbi, il grande merito è di Luciano Spalletti.
Marotta/dirigenza 10: l’assenza di Suning è pesante, ma non quando hai una dirigenza compatta guidata da un ‘top player’ assoluto quale è l’ad Giuseppe Marotta. Tanti i meriti che vanno ad Antonio Conte, ma questo scudetto è certamente anche di chi ha lavorato dietro le quinte.
I FLOP DELLA STAGIONE
Sensi 5: Se stai spesso e volentieri infortunato forse è perché non ci si allena nel modo giusto e non si è il massimo dal punto di vista della professionalità. Quando è rientrato ha convinto solo a sprazzi. Troppo poco per riprendersi un ruolo da protagonista, quello che ebbe all’inizio della sua avventura in nerazzurro.
Vidal 4: Doveva essere l’uomo in più, invece complici guai fisici ha deluso su tutti i fronti. Ha deluso più di tutti Conte, che ci aveva messo la faccia e che poi lo ha bocciato senza mezzi termini.
Kolarov 3: Uomo spogliatoio prezioso, come ci ha detto Conte, ma è venuto all’Inter nelle vesti di calciatore e in tali vesti è stato un flop totale. Non più all’altezza per stare a questi livelli.
Zhang/Suning 2: Le scelte, vincenti, di Conte e Marotta sono loro, di Steven soprattutto e per questo – considerati inoltre gli investimenti pre-Covid – un pezzo di scudetto è anche merito loro.
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Tuttavia non si può non considerare quanto successo in questa annata tra stipendi non pagati e un abbandono pressoché totale dell’Inter, degli stessi Marotta (lasciato solo anche nella questione Superlega) e Conte, con il presidente tornato solo in tempo di scudetto. Se l’Inter stava arrancando sarebbe tornato? Per concludere: l’Inter ha vinto anche ‘grazie’ a Suning, ma pure nonostante Suning. A causa della proprietà cinese l’Inter ha rischiato una stagione disastrosa.
INTER, ECCO GLI ALTRI
Handanovic: Radu: sv Padelli: sv de Vrij: 8 Bastoni: 8 Ranocchia: 6,5 D’Ambrosio: 6 Darmian: 7 Gagliardini: 6.5 Vecino: sv Young: 6 Eriksen: 7 Perisic: 6,5 Sanchez: 6,5 Lautaro: 7 Pinamonti: sv
Christian Camberini/Raffaele Amato
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