Inter: Gianfelice Facchetti in ESCLUSIVA ai microfoni di Interlive ha parlato all’indomani dello scudetto a tinte nerazzurre. Ecco le sue parole
Ieri è stato un giorno speciale veramente per tutti i tifosi dell’Inter, con i nerazzurri che si sono laureati Campioni d’Italia per la 19° volta. Un giorno speciale lo è stato anche per Gianfelice Facchetti, che ha commentato in esclusiva questo successo straordinario per tutti i fan della ‘Beneamata’. Figlio dell’indimenticato e indimenticabile Giacinto, è un attore e regista oltre che scrittore. ‘C’era una volta a San Siro: Vita, calci e miracoli’, la sua ultima opera. Per tutte le altre news sull’Inter CLICCA QUI.
LEGGI ANCHE>>> Calciomercato Inter, scacco matto alla Juventus | Tripla beffa
– Intanto per iniziare Gianfelice, in maniera molto ‘banale’: scudetto meritato…
“Credo non ci siano dubbi e che, allo stesso tempo, chiunque possa obiettare davvero poco. L’Inter è stata la squadra migliore della stagione, è partita un po’ in sordina ma c’erano anche gli strascichi dell’anno scorso in cui si è finita l’annata per ultimi e non c’è stato tempo di prepararsi. Appena Conte ha trovato la quadra, la squadra ha raccolto ciò che ha seminato”.
– Quadra trovata tra tante difficoltà, sia economiche che dovute alla bruciante eliminazione in Champions League. Doveva cadere tutto a picco, e invece è partita una cavalcata straordinaria
“Conte è stato bravissimo nel tenere unita la squadra, nel compattare l’ambiente nonostante le difficoltà oggettive che c’erano e tutti lo hanno seguito. sicuramente è il suo scudetto”.
– L’Inter conquista il 19° scudetto della sua lunga storia dopo 11 anni. Qual è il simbolo di questa squadra, secondo lei?
“Io credo che la vera forza sia stata il collettivo e non i singoli. La squadra ha tanti punti di forza, tra esperti e giovani talenti. Chiaramente Romelu Lukaku è uno di questi. Potrebbe essere lui il simbolo di questa Inter, ma lo troverei ingiusto nei confronti di elementi come Handanovic che hanno dovuto passare tante difficoltà in stagioni più difficili. Anche Ranocchia, entrambi hanno passato l’inferno tra cambi di proprietà e anni complicati. E’ una squadra che ha la sua forza nel gruppo, è giusto sottolinearlo”.
LEGGI ANCHE>>> Inter, la festa è tutta in sede | Il ritrovo dei dirigenti e dei dipendenti
– Meriti che probabilmente in parte vanno anche a Luciano Spalletti…
“Assolutamente, in tanti in questi anni hanno dato tanto. Conte ha fatto fare il salto di qualità, ma Luciano non si dimentica per quello che ha fatto. Due quarti posti nonostante le difficoltà, e adesso ci godiamo questa magnifica squadra”.
– Questo successo è arrivato con un anticipo di quattro giornate grazie al pareggio tra Atalanta e Sassuolo. Quanti meriti ha Antonio Conte per questo scudetto? Secondo lei resterà sulla panchina dei nerazzurri?
“Non ne ho idea. Credo che dipenderà dalla programmazione futura, di come la società deciderà di andare avanti. La sensazione sembra che tutti vogliano continuare, di dare ancora più concretezza ad un progetto che sembra poter andare avanti. Mi sembrano tutti intenzionati a trovare una soluzione per stare insieme ed uniti ancora”.
– Domanda secca: Milan o Juventus, chi spera che non si qualifichi alla prossima Champions League tra le due?
“Sinceramente lascerei agli altri queste cose. Mi accontento di festeggiare lo scudetto, non sprecherei energie su nessun altro, mi godrei solo quanto abbiamo fatto noi. Di sicuro è bello vedere che adesso saranno lì a contendersi un posto per stare fra le prime quattro”.
– Questione mercato; a questa Inter cosa serve per fare il salto di qualità?
“Le questioni di mercato mi stuzzicano poco. In questo momento finché non si sa quali saranno le opportunità realistiche è meglio non pensarci. Mi accontenterei se l’ossatura attuale venisse confermata anche il prossimo anno. La dirigenza ha dimostrato più volte come con Bastoni e Barella di essere capace di puntare sui migliori colpi possibili sul mercato”.
– Infine, volevo chiederle: suo papà Giacinto sarebbe fiero dell’Inter di Antonio Conte?
“Sarebbe fiero come di tutte le squadre in cui c’è un’identità e un senso di appartenenza. Anche squadre che hanno raccolto meno di quanto meritassero. La gioia sarebbe quella di poter sventolare la bandiera dell’Inter in un momento di festa, ma lo renderebbe fiero vedere il senso di appartenenza di questo squadra, come quando seguiva i match: voleva vedere che chiunque arrivasse a vestire la maglia nerazzurra avesse un grandissimo senso di appartenenza”.
E' ancora senza squadra Sergio Ramos dopo l'addio al Siviglia. Il difensore centrale spagnolo potrebbe…
I bianconeri potrebbero decidere di 'sacrificare' il proprio canterano per fare un dispetto ai rivali.…
Il racconto sull'episodio che ha segnato una partita di Serie B di vent'anni fa, a…
Secondo alcune fonti Marotta potrebbe essere pronto a strappare a zero un giocatore dal Napoli…
Il calciomercato nerazzurro è pronto alla fiammata estiva: colpaccio dal top club, arriva il big…
Il suo addio all'Inter è ormai scontato, spunta l'ipotesi Venezia. Ecco tutti i dettagli In…