La prossima partita di campionato è l’occasione di D’Ambrosio per potersi riscattare dopo aver vissuto stagioni altalenanti in un’Inter rivoluzionata
Da quando Danilo D’Ambrosio è entrato a far parte della grande famiglia nerazzurra ha sempre fornito un buon contributo nella fase difensiva non soltanto come esterno di destra, suo ruolo naturale, ma anche come perno centrale. Forte della sua duttilità di gioco, si è dunque rivelato un valore aggiunto nel corso delle stagioni che però hanno valso all’Inter risultati modesti. Con l’avvento di Conte – amante della difesa a 3 – il trend si è sensibilmente invertito, complice anche una non più ottimale condizione fisica: il trentaduenne napoletano è stato utilizzato sempre meno fino ad essere relegato al ruolo di turnover, a tal punto da collezionare appena 7 presenze da titolare (tre a scudetto già acquisito, ultima partita ‘vera’ il 22 novembre 2020 contro il Torino, ndr) e 12 apparizioni come subentrante a partita in corso nella passata stagione. Decisamente troppo poche, sebbene le 3 reti segnate siano pur sempre un ottimo bottino per un difensore. Ciononostante, l’Inter è riuscita ad elevarsi come Campione d’Italia dopo undici lunghi anni e D’Ambrosio ha potuto festeggiare assieme ai compagni l’ambìto traguardo come parte attiva – ma appena sufficiente – di un gruppo rinato. Ormai giunti all’era Inzaghi e con una rosa nuovamente rivoluzionata, D’Ambrosio potrebbe finalmente avere l’occasione di far valere le proprie qualità giocando come titolare al posto di Skriniar nella partita contro la Sampdoria.
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D’Ambrosio punta un’ultima volta sull’Inter
Nonostante siano state, come noto, stagioni altalenanti per un difensore condizionato dagli acciacchi e dalle scelte tecniche, D’Ambrosio ha deciso di puntare ancora nel progetto nerazzurro prolungando di un ulteriore anno (giugno 2022) il contratto che lo lega all’Inter. Dopodiché è molto probabile che sarà libero di scegliere dove proseguire la sua carriera, lontano da Milano.