La linea mediana dell’Inter ha dimostrato solidità ed inventiva senza Calhanoglu protagonista, ora chiamato al riscatto per qualche prestazione sottotono
L’inizio di stagione di Hakan Calhanoglu con la maglia dell’Inter dopo aver vestito quella rossonera in passato è stato brillante, esempio di come un calciatore del suo talento non abbia subito la pressione di un trasferimento tanto delicato tra compagini cugine e rivali storiche. All’esordio contro il Genoa ha sfornato un gol e un assist da vero manipolatore della trequarti, facendo attorno a sé terra bruciata. Poi un calo contro il Verona e la Sampdoria gli è valso la panchina nella dilagante vittoria contro il Bologna. Non che sia mancato l’impegno, ma ci si aspettava qualcosa in più al netto di qualche errore tecnico di troppo ed il mister Inzaghi se n’è accorto a tal punto da non forzare la mano. La scelta di tenerlo a riposo in qualità di osservatore potrebbe aver funzionato per ricaricare le energie mentali necessarie ad affrontare con lucidità la sfida infrasettimanale di questa sera contro la Fiorentina, dove tornerà titolare su quella linea mediana che senza di lui (ma con Vecino, ndr) ha comunque dimostrato di saper dominare le situazioni sul terreno di gioco con arguta intelligenza.
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Inter, Calhanoglu chiamato al riscatto contro la Fiorentina
Il calo di prestazioni è un elemento fisiologico per la maggior parte dei calciatori, anche di quelle stelle che un pomeriggio fanno mattanza e la settimana successiva girovagano per il campo come fantasmi. Nel caso di Calhanoglu sarebbe oltremodo prematuro parlare di un calo vero e proprio, viste le poche partite di campionato finora disputate. Semmai può essere considerata una disattenzione di troppo. Certo è che per poter allontanare ogni dubbio deve necessariamente esprimere il miglior calcio questa sera.