Il bilancio degli acquisti dell’Inter nella sessione estiva di mercato è stato più che positivo, ma in due non hanno brillato come ci si aspettava
Nella passata sessione estiva di calciomercato l’Inter è dovuta correre ai ripari per rimpiazzare le assenze di Romelu Lukaku ed Achraf Hakimi, nonché per puntellare i reparti della rosa che necessitavano qualche modifica extra. Dopo cinque giornate buona parte dei neoacquisti, in cui si considerano anche i rientranti dai prestiti, non hanno disatteso le aspettative e qualcuno le ha persino superate. Sicuramente è stato gradito il ritorno in nerazzurro di Federico Dimarco che, collezionati due assist ed una rete su calcio di punizione, si è guadagnato una posizione di privilegio sulla fascia sinistra da spartire con Perisic. Nient’affatto male l’impatto di Matteo Darmian in qualità di ‘riscattato’, dopo aver concluso positivamente la sua prima stagione in nerazzurro. Ma è proprio sulla fascia destra che andava cercato un valido corridore, così l’Inter ha messo le mani su Dumfries: l’olandese, nonostante l’inizio in sordina per via del poco spazio concesso, continua la sua cavalcata sulla trequarti avversaria percependo il profumo della maglia da titolare e concedendo ai compagni i tocchi giusti al momento giusto. Proprio questi palloni, però, devono essere finalizzati: qui entra in scena Edin Dzeko, assoluto rapace d’area. A conti fatti restano soltanto altri due elementi, due pezzi grossi, che però in questa primissima fase di campionato hanno abbastanza deluso. Hakan Calhanoglu e Joaquin Correa potrebbero dare molto di più.
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Calciomercato Inter, rimandati con debito Calhanoglu e Correa
Il debito che hanno accumulato Calhanoglu e Correa nei confronti dell’Inter e della tifoseria andrebbe pareggiato il prima possibile. Entrambi hanno fatto faville nel giorno del loro debutto (il primo contro il Genoa, il secondo contro il Verona) ma poi si sono spenti come candele a corto di cera. O quantomeno non hanno mai convinto a pieno, non come ci si aspetterebbe. L’attaccante argentino potrebbe essere stato condizionato dagli ultimi acciacchi fisici, ma per il turco non ci sono scusanti: finora entrambi rimandati con la speranza di un rapido riscatto.