Sabatini: “Vedere Dzeko in nerazzurro mi fa un effetto bruttissimo. Da star male”

Inter, l’ex direttore sportivo nerazzurro Walter Sabatini ha parlato anche della sua decisione, pessima, di lasciare la società nerazzurra

Inter
Edin Dzeko (Getty Images)

Il direttore sportivo Walter Sabatini, è stato intervistato da ‘Il corriere dello sport’. Il dirigente, ha esordito parlando della fine della sua avventura al Bologna con queste parole: “C’è stato un corto circuito. Ho solo scritto a Saputo, dopo una brutta sconfitta in casa, dicendo che ero a sua disposizione per qualunque decisione volesse prendere”. Gli hanno fatto notare che infatti venne presa e lui ha spiegato: “La mattina dopo è venuto in ufficio: è meglio che le nostre strade si dividano. Così mi ha detto”. Gli hanno detto che comunque lui ha fatto un bel gesto e il presidente ha preso, come si dice, la palla al balzo e lo ha mandato via e lui ha confermato: “Questo è successo. Non è un trionfo per me, io credo molto nel laboratorio Bologna. Ma, attenzione, non è finita qui…”. Gli hanno domandato se ci sono dei retroscena e lui ha dichiarato: “Ci fu un precedente alla Roma. Me ne andai a metà stagione per un dissenso con Pallotta. Spalletti arrivò da solo a 87 punti. Io quella la sentivo come la mia Roma, non persi una partita. Farò così con il mio Bologna e alla fine tireremo le somme“. Gli hanno chiesto, se il problema è nato da una parola troppo negativa di Saputo sul Bologna a creare tutto quello che è successo e lui ha detto: “A me basta poco. Una parola, ma anche un’occhiata sbagliata. Sono fatto così, mi accendo. Ho capito che dietro quella parola di Saputo c’era una sua delusione e sono passato all’atto”. Gli hanno chiesto se potrebbe tornare nella squadra emiliana e lui ha negato: “Improbabile. Io non ho bisogno di tornare al Bologna, il mio sogno è pacificarmi con me stesso, tornare a praticare l’idea del calcio che ho in testa, ovunque questo sarà possibile”. Gli hanno domandato qual è stato l’addio più doloroso e lui ha risposto: “Quello col Bologna. Mi duole fortemente. Mi mancano il club e la città. Il Covid rischiava di uccidere uno nelle mie condizioni e Bologna mi ha protetto in tutti i modi, con un cordone sanitario e affettivo straordinario”. Per tutte le altre news di calciomercato e non solo sull’Inter CLICCA QUI

 

Gli hanno fatto notare, che anche aver lasciato l’Inter potrebbe essere stata una decisione sbagliata e lui conferma con parole chiare e un po’ colorite: “Ho fatto una grande cagata che un professionista non può fare per nessun motivo. Non mi perdonerò mai. Non mi sono mai perdonato nulla, ma questa meno che mai”. A proposito della squadra milanese, gli hanno domandato che effetto gli a vedere Edin Dzeko in nerazzurro e lui ha risposto: “Un effetto bruttissimo. Da star male. Soprattutto per mio figlio Santiago che non si rassegna”. Gli hanno chiesto, se Mourinho ha già reso felici i tifosi giallorossi e lui ha spiegato: “Puoi ben dirlo, quella di Mourinho è una fragorosa vittoria. Ha reso felice una città intera. Io ci vivo a Roma, da anni non vedevo i romanisti così euforici”. L’ultima domanda ha riguardato Luciano Spalletti, che a Napoli sta facendo molto bene e il dirigente ha confermato: “Lui è il più grande di tutti, la follia lo aiuta. Ha in testa e canta gli inni dei tifosi del Napoli, sta cercando di costruire un sentimento potente che consenta di superare i momenti difficili che comunque ci saranno. Vincerà, anche se tutti a Napoli a cominciare da lui si toccheranno”.

 

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