Dalla Football Association arrivano notizie confortanti per il ritorno in campo di Cristian Eriksen: le dichiarazioni di una fonte interna aprono possibili scenari
Il futuro del centrocampista danese è ancora tutto da scrivere. Dopo le parole dell’agente, Martin Shoots, arriva anche uno spiraglio dalla FA inglese per un eventuale ritorno in campo del talento ex Tottenham e Ajax.
Cristian Eriksen è fermo da quel maledetto 11 giugno 2021, quando in Danimarca-Finlandia è stato vittima di un tremendo malore. Da allora la vita del calciatore è stata stravolta. Un miracolo è servito per evitare il peggio. Adesso il centrocampista è sereno e si gode la famiglia dopo il tremendo shock, secondo quanto riportato dall’agente. Non è ancora possibile fare previsioni su un suo eventuale ritorno in campo, ma iniziano ad aprirsi porte per un suo ipotetico rientro.
Dopo l’installazione di un ICD sottocutaneo per controllare i valori cardiaci, dalla Federazione Italiana era arrivato un no sulla possibilità di vederlo in campo nel nostro campionato. Il protocollo delle Leghe italiane non prevede la possibilità di far giocare nei nostri campionati, calciatori con impianti che controllano i valori cardiaci.
La FA apre ad un possibile ritorno di Eriksen: “Da noi si può”
Una fonte della Football Association inglese ha dichiarato all’Agenzia di stampa inglese PA Agency, che Cristian Eriksen, in base ai protocolli inglesi, può tornare a giocare nei campionati inglesi: “Per quanto riguarda un ritorno di Eriksen è impossibile commentare le circostanze individuali senza conoscere i rischi ad essa associati. In Inghilterra qualsiasi giocatore che sviluppa un problema cardiaco viene valutato da un cardiologo sportivo he esamina le circostanze individuali e il rischio che comporta. Poi il giocatore decide se rientrare oppure interrompere la carriera”.
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Frecciata alla Federazione Italiana, giudicando troppo datato il protocollo sportivo: “In Italia esiste una politica Nazionale di screening cardiaco di vecchia data che si estende a tutte le attività sportive. Non consente la partecipazione in caso di aumento del rischio di arresto cardiaco improvviso durante l’esercizio. Altri Paesi non adottano queste misure: la FA non vieta a nessuno di giocare in base al proprio quadro cardiaco”.