Riccardo Ferri parla in esclusiva ai microfoni di Interlive.it, analizzando il Derby Milan-Inter in programma domani sera
418 presenze con la maglia dell’Inter dalla stagione 1981/82 fino al 1993/94, 8 gol realizzati, 1 scudetto conquistato, 1 supercoppa italiana e 2 Coppe UEFA. Riccardo Ferri è intervenuto ai microfoni di Interlive.it per parlare del Derby di Milano e non solo.
Milan-Inter, gara di alta classifica domenica. Che partita si aspetta?
“E’ un derby indubbiamente che racchiude un pò di curiosità. Ci sono grandi aspettative per due squadre che tentano sempre di fare la partita ed imporre il proprio modo di giocare, questa è la filosofia. Due squadre che sono cresciute molto non solo nei singoli ma anche nel collettivo, secondo me hanno caratteristiche abbastanza simili. Non vedo una squadra avvantaggiata sull’altra. La partita racchiude sensazioni particolari. Solo chi le ha giocate può conoscere queste emozioni. Da una parte c’è Pioli che conosce già il derby di Milano, mentre Inzaghi le ha vissute nei derby romani, un allenatore molto navigato. Da sottolineare gli scontri di reparto, soprattutto sulle corsie laterali. Sui singoli da evidenziare giocatori con personalità importanti come Brozovic, Barella, Giroud, Ibra, Dzeko che possono fare la differenza”.
La differenza la potrebbero fare le fasce: Perisic in stato di grazia, mancherà Theo Hernandez. Quanto può influire nell’economia della partita?
“Il Milan ha dimostrato che sopperire alle assenza. Può puntare molto sulle conoscenze della squadra e non solo sui singoli. Per esempio è mancato Ibrahimovic, ma non si è notata tanto la differenza. Stessa cosa per quanto riguarda Kessie, per qualità e quantità che dava in mezzo. Chiaro che Hernandez sarà un’assenza importante, ma i rossoneri fanno forza sul collettivo. Darmian e Perisic sono due giocatori di grande personalità e spinta offensiva. Sottolineo che il croato incarna alla perfezione il ruolo del quinto di centrocampo, un giocatore completo migliorato soprattutto nella fase difensiva”.
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Nicolò Barella rinnova fino al 2026, futura bandiera dell’Inter?
“Il rinnovo di Barella è un riconoscimento meritato. Sottolineo che la Società è molto attenta a creare un gruppo forte, soprattutto in prospettiva e sta lavorando molto bene in questa direzione, per dare continuità agli obiettivi. La Società ha dimostrato di essere molto reattiva sul mercato-prosegue Ferri- negli ultimi anni e molto attenta ai rinnovi contrattuali e le occasioni che si presentano. Era abbastanza scontato non farsi sfuggire questa occasione con Barella che insieme a Brozovic sono due centrocampisti che tutti gli allenatori vorrebbero avere”.
Derby di Milano vuol dire San Siro, si va verso il nuovo stadio per il futuro. Cosa ha rappresentato per lei il Meazza e cosa rappresenta tutt’ora San Siro per i milanesi?
“San Siro ha rappresentato per me il percorso di vita. Un monumento da visitare sin da piccolo, un sogno poterci giocare all’interno e per un bambino che ha realizzato questo sogno è stata un grandissima soddisfazione. Stadio nuovo? E’ una scelta figlia delle valutazioni che sono state fatte, anche perchè ristrutturando il Meazza non potrebbe mai essere uno Stadio all’altezza di queslli più innovativi. E’ un peccato sicuramente, ma avere uno stadio di proprietà per le due milanesi è sicuramente un punto importante nel percorso di crescita dei due club”.
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