Analisi all’indomani del derby col Milan, finito col punteggio di 1-1, su uno dei big dell’Inter di Simone Inzaghi distanziata sette punti dalla vetta
Il ‘caso’ c’è se un attaccante è a secco da ben sette partite e se le prestazioni da un mese a questa parte non sono state all’altezza delle attese e del suo potenziale.
Il ‘caso’ dell’Inter ha un nome e cognome ben precisi: Lautaro Martinez. Ieri nel derby ha fallito il penalty del possibile 2-1, complice a onor del vero il grande intervento di Tatarusanu, e soprattutto fornito una prova deludente. Davvero pericoloso lo è stato solo nel secondo tempo, con una bella giocata e annessa conclusione quasi dal limite dell’area deviata in corner. Troppo poco per quello che è uno dei titolarissimi della squadra di Simone Inzaghi, nonché il più pagato (6 milioni più 1 di bonus) dopo il rinnovo fino a giugno 2026.
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Inter, ‘caso’ Lautaro: l’ultimo gol su azione il 25 settembre contro l’Atalanta
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Lautaro, di professione bomber, non segna da sette partite, comprese le due di Champions con lo Sheriff. L’ultima sua marcatura risale al 2 ottobre scorso, quindi a più di un mese fa, in casa del Sassuolo su calcio di rigore. L’ultimo su azione, invece, addirittura al 25 settembre contro l’Atalanta. Per lui, e per il bene dell’Inter è giunta proprio l’ora di sbloccarsi, di invertire la rotta magari già dopo la sosta contro il Napoli.