Inzaghi: “La più importante fra tre giorni. Gerarchia rigori? Ecco cosa è successo stamattina”

Le dichiarazioni di Simone Inzaghi al termine di Inter-Napoli, big match della tredicesima della Serie A vinto 3-2 dai nerazzurri

Napoli ko 3-2, finalmente l’Inter fa suo uno scontro diretto. E ora la vetta è a -4. “Era una partita chiave del nostro campionato, però la più importante è fra tre giorni contro lo Shakhtar – ha esordito Inzaghi al microfono di ‘Dazn’ – Abbiamo battuto una squadra fortissima, meritatamente. Ai ragazzi ho fatto i complimenti, alla fine abbiamo preso un gol in uscita e uno da una gran giocata di Mertens. Poi ci sono stati otto minuti di recupero… Non era facile, avevamo tanti giocatori al rientro dalle Nazionali”.

Simone Inzaghi a Dazn

“Perché troppo bassi nel finale? I motivi sono tanti – ha risposto il tecnico interista – Dzeko non era al meglio e Correa aveva sentito un dolorino. Ho dovuto mettere dentro un ragazzo come Satriano… Magari è subentrata anche un po’ di paura visti gli ultimi scontri diretti”.

GERARCHIA RIGORI – “Stamattina sono stati tutti bravi i rigoristi, da Perisic a Lautaro e Calhanoglu: hanno fatto tutti tre su tre. In questo momento Calhanoglu è in grandissima forma. Stasera l’ho sostituito solo perché ammonito. Tolto il possesso palla al Napoli? L’avevamo preparata proprio così. Eravamo convinti che, abbassando la loro percentuale di possesso palla, avremmo potuto portare a casa la vittoria”.

SCUDETTO – “Dobbiamo continuare così, davanti abbiamo un percorso importante. C’è la Champions in testa, i tifosi e la società meritano di andare avanti. Abbiamo qualche infortunio di troppo, ma dobbiamo andare avanti di partita in partita”.

LEGGI ANCHE >>> INTERLIVE | Da Handanovic a Onana: la doppia offerta dell’Inter

Inter-Napoli, Inzaghi: “Lautaro giocatore di personalità. Ama questo club”

Lautaro Martinez ©LaPresse

Per tutte le altre news di calciomercato e non solo CLICCA QUI

Inzaghi ha speso belle parole su Lautaro, tornato al gol dopo un lungo periodo di astinenza: “Non ero assolutamente preoccupato del fatto che non riuscisse a segnare, io sono stato attaccante e so che ci sono dei momenti in cui la palla non entra. L’ho visto sereno, è un giocatore di personalità che ama l’Inter”.

Gestione cookie