Un percorso di tutto rispetto quello del Venezia sinora in campionato, sotto l’attenta guida del giovane Zanetti
Dopo la furente cavalcata che è valsa il ritorno al professionismo, l’ascesa in Serie B ed il ritorno nella massima serie italiana dopo vent’anni, il Venezia si conferma tra le più interessanti sorprese calcistiche del nostro tempo.
I lagunari – al secondo anno consecutivo di Serie A – escono da due vittorie di fila contro Roma e Bologna; sono quattordicesimi in classifica dopo esattamente tredici partite di campionato finora disputate, con 4 vittorie all’attivo, 3 pareggi e 6 sconfitte. I 15 punti conquistati la vedono attualmente sfavorita sul Sassuolo (pari merito) per via della differenza reti di -7. Le 12 reti segnate categorizzano il suo attacco come il meno prolifico dietro soltanto alla Salernitana (ferma a 10); mentre il discreto score di 19 reti subite la fa oscillare tra i club con la difesa più solida. Proprio questa caratteristica è quella che l’Inter dovrà cercare di far venir meno il più possibile nella sfida di domani sera, eppure non dovrebbe essere un problema per l’attacco più pungente ed efficace (32).
LEGGI ANCHE >>> Inter, svolta inattesa: fumata nera e addio a zero
LEGGI ANCHE >>> Conferenza stampa Venezia-Inter, Ranocchia: “Mi faccio trovare pronto in un gruppo coeso”
Venezia, il bilanciato 4-3-3 di Zanetti sfida l’offensiva dell’Inter
Il tecnico Paolo Zanetti preferisce un 4-3-3 piuttosto compatto, con Okereke punta centrale ed Aramu esterno che insieme hanno segnato 8 dei 12 gol complessivi. In fase di non possesso c’è tendenza ad arretrare fin dietro la linea del pallone, cercando di avere sotto controllo l’offensiva avversaria senza lasciare varchi aperti e poi scatenare una ripartenza delle volte troppo macchinosa per un modulo che di per sé dovrebbe garantire grande fluidità e rapidità di gioco soprattutto sulla trequarti per mezzo di verticalizzazioni efficaci o la costrizione della difesa avversaria ad allargarsi sulle corsie esterne.