Indagine plusvalenze: Guardia di Finanza nella sede dell’Inter, comunicato UFFICIALE

La Procura di Milano ha disposto l’acquisizione di documenti relativi alle plusvalenze dei calciatori nel periodo che va dal 2017 al 2019

Lo scorso 9 dicembre il nucleo operativo della Guardia di Finanza ha segnalato alla Procura della Repubblica di Milano alcune criticità nei bilanci della società dell’Inter relative alle operazioni di mercato in uscita (nello specifico, plusvalenze) di alcuni calciatori nel biennio 2017/2018 e 2018/2019.

Da sinistra verso destra Marotta, Zhang e Antonello ©LaPresse

LEGGI ANCHE >>> Inter, la dirigenza ha le idee chiare: obiettivo rimandato a giugno

LEGGI ANCHE >>> Torino da metà classifica alle porte (e alla portata) dell’Inter

A fronte di tale segnalazione, l’organo governativo ha disposto l’acquisizione dei documenti che sono attualmente oggetto di indagine. Nella nota ufficiale si scrive: “Le attività in corso nelle sedi dell’Inter e della Lega Calcio da parte dei militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF sono dirette ad acquisire documentazione relativa alle cessioni da parte della predetta società, dei diritti pluriennali sulle prestazioni di taluni calciatori relativamente agli esercizi 2017/2018 e 2018/2019 al fine di verificare la regolarità della contabilizzazione delle relative plusvalenze. L’ipotesi di reato per la quale sono in corso le indagini preliminari, nei confronti di ignoti, riguarda il delitto di false comunicazioni sociali”.

Questo invece il comunicato ufficiale del club: FC Internazionale Milano conferma di aver fornito la documentazione richiesta relativa alle cessioni di taluni calciatori avvenute nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019. La richiesta è pervenuta dalla Procura di Milano per verificare la regolare contabilizzazione delle relative plusvalenze. I bilanci della società sono redatti nel rispetto dei più rigorosi principi contabili. Nessun tesserato dell’Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari”.

 

 

Gestione cookie