Dum-fires, l’olandese tuona su Theo Hernandez che non fa complimenti

L’esterno destro Dumfries ha giocato un ottimo derby contro un temibile avversario come Theo Hernandez che è infine sceso dal piedistallo

Ad inizio stagione in molti non ci avrebbero scommesso un soldo, eppure Dumfries era giunto all’Inter carico di speranze per quel che gli avrebbe riservato il futuro. Non sappiamo se gli siano stati donati doni predittivi e sapeva già a cosa sarebbe andato incontro, ma certo è che ha saputo spazzare via le critiche a suon di galoppate fulminee partita dopo partita.

Dumfries in gol contro la Roma ©LaPresse

L’olandese è cresciuto molto, sotto il profilo tecnico e tattico, anche per merito della guida di un sempre attento Inzaghi. Le giocate non appaiono mai troppo forzate, preferendo uno stile semplice ed efficace, ma quando s’invola sulla fascia ha campo per fare un po’ quel che vuole. Persino contro un avversario di tutto rispetto come Theo Hernandez (anche se di rispettabile e corretto, da parte sua, s’è visto ben poco, ndr), considerato uno dei terzini più talentosi d’Europa, in un derby che ha lasciato l’amaro in bocca sotto tanti aspetti. Dumfries non è tra questi. Dumfries è stato più un ‘Dum-fires’: i suoi colpi non erano a salve ma ben ponderati. Ha bruciato la concorrenza in diverse occasioni, sia sul rettilineo che sbucando alle spalle dell’avversario davanti alla porta. Non a caso ha segnato così un gol di testa, su brillante cross di Perisic dalla sinistra, poi annullato per fuorigioco del croato. E stava quasi per ripetersi in un’occasione successiva. Per non parlare del tu-per-tu con Maignan che gli ha sbarrato i sogni di gloria con una smanacciata da far mettere le mani nei capelli, come effettivamente è stato. A dieci secondi dalla fine si è fatto atterrare da un Theo Hernandez che ha perso le staffe, dopo esser stato scalzato dal piedistallo montatogli troppo prematuramente nel pre-partita. Questo episodio, non c’è che dire, ha riassunto l’andamento di un bel testa a testa.

Inter, sulla destra c’è sentore di campione

Dumfries in azione ©Getty Images

Sono ancora gli inizi dell’avventura di Dumfries all’Inter, per cui non ci si deve sbilanciare troppo con conclusioni affrettate o riflessioni di parte. Eppure, se così dovessero continuare le cose, l’olandese potrebbe davvero prendere in mano l’eredità di Hakimi, diventare incisivo come lui. Con la gravante che dalla sua parte c’è anche un fisico scultoreo, prorompente. Abbinato alla velocità, che non manca, e all’affinamento della tecnica palla al piede, potrebbe trasformarsi in un grande campione. L’Inter ci deve credere.

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