Inter, profondo rosso(nero) | Sarà derby fino alla fine con sprazzi d’azzurro

Delusione e rammarico fanno da cornice alle recenti prestazioni dell’Inter in campionato, sia in casa che fuori, in uno scenario da “profondo rosso” se questo fosse un film del maestro Dario Argento. Solita supremazia territoriale, giro-palla tutto sommato discreto che conduce ad avere sottogamba tante occasioni… tutte infruttuose, sterili, aride.

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Simone Inzaghi e Stefano Pioli ©LaPresse

Il canovaccio si ripete, la trama è ormai ridondante da almeno un paio di settimane. Inzaghi non riesce a trovare una quadra. Eppure il gruppo è sempre lo stesso, le qualità sono indistinte da prima. Quel che manca, forse, è la giusta dose di concentrazione e di fame che spesso fanno la differenza nel consolidare i risultati. Generalizzare, tuttavia, è improduttivo: sebbene le colpe di una disfatta vadano sempre imputate al collettivo, talvolta è altrettanto responsabile strigliare il singolo. Fargli capire come, dove e perché ha sbagliato. Poi da lì ripartire. Lautaro Martinez, ad esempio, è tra quelli che noti quando entra in campo ma che perdi man mano che la partita prende la sua piega e non ritrovi più alla fine; De Vrij si fa spesso sopraffare; Handanovic è disattento, macchinoso nelle uscite.

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De Vrij atterra Osimhen in Napoli-Inter ©LaPresse

Se non si cambia registro, il profondo rosso dell’Inter lascerà ben presto spazio al “profondo rossonero”. Quella fase del campionato in cui ci si avvicina alla fine dei giochi, la classifica s’allunga e la vetta s’allontana. Quantomai in favore dei cugini del Milan che, nonostante il piccolo passo falso con la Salernitana, sono sempre stati lì ad un soffio per il sorpasso grazie ad un Pioli in fiducia. Per meriti propri, certamente, ma anche per demeriti altrui.

In questo quadro, piuttosto colorato, non vanno tralasciate le brevi, secche pennellate d’azzurro del Napoli che insegue silenzioso. Spalletti sa il fatto suo, è reduce da una striscia decisamente positiva di risultati utili consecutivi. Potrebbe beffare entrambe le compagini milanesi sul più bello. Questo pittoresco campionato, rebus sic stantibus, è più aperto che mai e comporrà la bacheca del miglior offerente.

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