Pubblicato e condiviso con UEFA il resoconto che evidenzia delle lacune nel rispetto delle condizioni imposte dal FFP
La sezione societaria dell’Inter che gestisce gli elementi finanziari di media e sponsor ha diramato il documento, con riferimento al semestre concluso il 31 dicembre 2021, dal quale si evincono diversi passi falsi compiuti nell’ambito delle regole del noto Financial Fair Play (FFP).
Tale regolamento, gestito da UEFA, impone ai club partecipanti alle competizioni europee un rigoroso comportamento in materia economico-finanziaria. Nello specifico, si legge: “Nell’ottobre 2021 abbiamo presentato alla UEFA i nostri calcoli relativi al requisito di pareggio per il Fair Play Finanziario (“FFP”) al 30 giugno 2021. Tali calcoli hanno dimostrato di non aver soddisfatto il requisito di pareggio come attualmente stabilito, e di conseguenza, la UEFA ha richiesto ulteriori informazioni nel novembre 2021. Il 17 dicembre 2021 la UEFA ha comunicato ufficialmente che la revisione effettuata dalla Prima Sezione CFCB dei requisiti di pareggio da noi fornite ha evidenziato un significativo disavanzo aggregato per il periodo di monitoraggio che copre i periodi di rendicontazione 2018, 2019, 2020 e 2021 e ha richiesto la presentazione delle nostre informazioni più aggiornate sul pareggio previste per il periodo di riferimento che termina in giugno 2022 (che abbiamo fornito il 20 gennaio 2022).”
Di tutta risposta, l’UEFA ha deciso di aprire un procedimento nei confronti del club nerazzurro in conformità con l’Articolo 12 (1) delle regole procedurali che regolano il controllo finanziario di cui precedentemente spiegato.
Inter chiamata a rispondere in audizione entro marzo
Il club è stato infine invitato a partecipare all’audizione, che si terrà entro la fine di marzo in una data ancora non meglio specificata, presso la Casa del Calcio Europeo della sede di Nyon, al termine della fase di studio e analisi dei documenti da parte dell’ufficiale incaricato.