L’errore tecnico dell’arbitro avrebbe potuto condurre i granata all’appello e indurre la ripetizione della partita stravinta dai nerazzurri
L’Inter ha conquistato meritatamente sul manto erboso di un ‘San Siro’ in festa una preziosissima vittoria in chiave Scudetto contro la Salernitana, sempre più relegata nella parte bassa della classifica di Serie A. L’apporto di cinque reti complessive della coppia d’attacco Lautaro–Dzeko ha inoltre lasciato alle spalle il momento di magra, aprendo ad una nuova fase di successi.
Nel corso del secondo tempo dell’anticipo della ventottesima giornata, secondo quanto prontamente segnalato dai colleghi di ‘calciomercato.it‘, è accaduto un fatto di gioco che avrebbe potuto mettere a serio rischio la validità dell’intera posta in palio. Recuperato il pallone nella propria area di rigore, l’Inter ha imbastito un’azione offensiva con Barella che, nel tentativo di servire il proprio compagno più avanzato Lautaro, ha invece colpito Marinelli il quale ha involontariamente indirizzato la traiettoria del passaggio verso Brozovic. In quella circostanza il direttore di gara avrebbe dovuto interrompere l’azione di gioco perché il suo tocco era da ritenersi parte attiva all’azione stessa. Lasciando invece proseguire, Brozovic ha poi rigirato il pallone a Lautaro che a sua volta ha ripescato Barella il quale, ad un passo dalla porta difesa da Sepe, ha fallito la marcatura ad opera di un intervento provvidenziale di Fazio.
Ebbene, nel caso in cui la rete fosse stata effettivamente segnata, la Salernitana avrebbe avuto diritto a presentare ricorso sulla base di quanto riportato dall’articolo 10, comma 5, del Codice di Giustizia Sportiva. Esso recita: “Quando si siano verificati, nel corso di una gara, fatti che per la loro natura non sono valutabili con criteri esclusivamente tecnici, gli organi di giustizia sportiva stabiliscono se e in quale misura tali fatti abbiano avuto influenza sulla regolarità di svolgimento della gara. In tal caso, gli organi di giustizia sportiva possono: a) dichiarare la regolarità della gara con il risultato conseguito sul campo, salva ogni altra sanzione disciplinare; b) adottare il provvedimento della sanzione della perdita della gara; c) ordinare la ripetizione della gara dichiarata irregolare; d) quando ricorrono circostanze di carattere eccezionale, annullare la gara e disporne la ripetizione ovvero la effettuazione”.
Di fatto, stando alla regola 9 del Regolamento del Giuoco del Calcio di cui alle modifiche apportate a partire dalla stagione 2019/2020:
“Il pallone non è in gioco quando:
• ha interamente oltrepassato una linea di porta o una linea laterale, sia a terra
sia in aria
• il gioco è stato interrotto dall’arbitro
• tocca un ufficiale di gara, rimane sul terreno di gioco e
– una squadra inizia un attacco promettente o
– il pallone entra direttamente in porta o
– cambia la squadra in possesso del pallone
In tutti questi casi, il gioco verrà ripreso con una rimessa dell’arbitro”.
Come facilmente intuibile, l’interferenza del tocco di Marinelli avrebbe favorito Barella nel concretizzare la propria marcatura qualora questa fosse sopraggiunta. L’errore tecnico del direttore di gara avrebbe quindi fatto scattare l’ipotesi della ripetizione della gara dietro al reclamo della società Salernitana. Reclamo che, tuttavia, sarebbe stato prontamente verificato dal Giudice Sportivo e non necessariamente sarebbe stato approvato.
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