Il confronto tra le due rose scese in campo per gli ottavi di finale di Champions League rispettivamente di Liverpool e Inter
Tutto si può dire, tranne che i doppi confronti tra Inter e Liverpool non siano stati giocati quasi alla pari. Una vicenda del tutto inaspettata alla vigilia dell’andata possiamo dire, se non si fosse materializzato il fatto che alla fine i nerazzurri hanno dovuto dire addio alla competizione soltanto per un gol in più incassato all’andata.
Finisce qui il cammino europeo dell’Inter. La squadra di Simone Inzaghi ha dovuto abbandonare così la Champions League dopo essere stata battuta dal Liverpool nel doppio confronto. Precedenti che (dopo la vittoria di marca nerazzurra per 0-1 ad ‘Anfield’) vedono la vittoria per 2-0 in favore dei ‘Reds’ riportata allo stadio ‘Meazza’. Alla fine, ciò che emerge, è che gli attuali campioni d’Italia se la sono giocata alla grande contro un avversario nettamente di cilindrata superiore e la realtà dei fatti è che la squadra capitanata da Samir Handanovic non ha quasi minimamente sofferto la differenza sul piano del livello di gioco. Tutto ciò che viene fuori da questa analisi, è che in partite del genere (a maggior ragione in un doppio confronto) la qualità dei singoli emerge e non poco.
Liverpool-Inter, il valore delle rispettive rose secondo la redazione di ‘Transfermarkt’
Alla fine, ciò che si è potuto notare, è l’enorme differenza (non solo del valore dei giocatori scesi in campo), ma anche di chi è subentrato a gara in corso. Non a caso, nella seconda metà di gara abbiamo potuto assistere a Jurgen Klopp che inseriva giocatori del calibro di Luis Diaz e Jordan Henderson, a confronto con quelli di Simone Inzaghi, il quale inseriva pedine come Gagliardini e Vecino. Una netta differenza che si vede già in partenza e prima ancor di giocare la gara. Non a caso, a differenziare entrambe le rose, troviamo un passivo di oltre 300 milioni, essendo che i ‘Reds’ hanno una rosa dalla caratura di ben 890 milioni di euro, contro i 550 della squadra presieduta da Steven Zhang. Una distanza che diventa incolmabile tra Inter e altri top club europei, salvo investimenti clamorosi (impensabili quest’oggi vedendo la situazione nella quale si trova Suning).