Ieri Bremer ha segnato il gol del vantaggio del Torino e disputato l’ennesima partita al limite della perfezione. L’Inter lo ha scelto per rinforzare la difesa
Bremer è un grande difensore, non ne avevamo bisogno ma ieri il brasiliano ne ha dato un’ulteriore prova. Gol e poi una prestazione ai limiti della perfezione, da leader di un Torino che in estate lascerà – il rinnovo fino al 2024 è solo ‘tattico’ per approdare in una big. Precisamente all’Inter, se le cose dovessero andare per il verso giusto.
Non abbiamo riscontrato certezze assolute circa un suo accordo tra lui e il club targato Suning, ma le informazioni raccolte da Interlive.it danno sicuramente in pole i nerazzurri rispetto alla concorrenza estera così come a Juventus e Milan. A loro vantaggio Marotta e Ausilio, come scritto già lo scorso 9 febbraio, possono sfruttare gli eccellenti rapporti con l’agente e intermediario che segue il brasiliano qui in Italia, vale a dire Paolo Busardò.
Busardò e l’Inter sono quasi una cosa sola, ci ha riferito una fonte. In tal senso è a dir poco emblematico il fatto che sia servita l’intermediazione della ‘Base Soccer’ (l’agenzia che cura gli interessi di Bremer e che nel nostro Paese è rappresentata appunto da Busardò) per fare Gosens dall’Atalanta all’Inter. Stessa lingua e appena 50 km di distanza tra le due città… L’intermediario nel recente passato ha ‘portato’ in nerazzurro già Young, Sanchez ed Eriksen. E forse ne dimentichiamo qualcun altro.
Calciomercato Inter, Bremer come Frattesi e Scamacca
Un’intesa di massima può quindi certamente esserci, da trovare quella invece col Torino. Cairo chiede tra i 25 e i 30 milioni di euro. Ma se c’è la volontà del calciatore, vedi i ‘casi’ di Scamacca e Frattesi, e in passato quello di Barella, un accordo tra le parti si troverà. Bremer è il prescelto per rafforzare una difesa anziana se si considerano le seconde linee, tutte peraltro in scadenza eccetto Dimarco, e che in estate potrebbe perdere de Vrij. Proprio l’olandese finanzierebbe l’acquisto del 24enne granata, anche se il ‘colpo’ può essere fatto a prescindere proprio perché c’è l’esigenza di rinforzare il reparto.