Focus sul club veneto allenato da Tudor, finora navigante nella zona centrale della classifica di Serie A, che affronterà l’Inter domani
L’avvicendamento di Igor Tudor, uscente dall’esperienza di vice allenatore di Pirlo sulla panchina della Juventus nell’annata precedente, su richiesta della dirigenza del Verona all’esonerato Di Francesco ha donato un pizzico di nuova vitalità ad una squadra che, nelle ultime stagioni, è spesso stata spina nel fianco delle big.
Anche in questo caso, a pochissime giornate dal termine delle ostilità in campionato, gli ‘Scaligeri’ hanno saputo confermare il trend positivo raggiungendo la prima metà della classifica senza grossi problemi, gettando nel dimenticatoio l’inizio con tre sconfitte di fila sotto la precedente gestione. Sono 45 i punti conquistati grazie alle 12 vittorie ed i 9 pareggi. 10 le sconfitte, a dimostrazione di un certo equilibrio anche tra reti segnate (56, tra le migliori) e subite (47). Da sottolineare le buone prestazioni offerte nel girone d’andata contro Roma, Lazio e Juventus. Ad attenderla, domani sera alle ore 18:00 ci sarà l’Inter Campione d’Italia.
Verona, 3-4-2-1 l’impostazione imprescindibile
La formazione allenata dapprima da Di Francesco e Tudor poi, non ha mai cambiato assetto in ciascuno degli impegni stagionali affrontati sinora salvo lo scorso 7 novembre 2021 in occasione del match fuori casa contro il Napoli. Da privilegiare, viste le forze in campo, è dunque il 3-4-2-1 con particolare attenzione al reparto offensivo ricoperto a meraviglia da un Simeone in fiducia: 16 reti in 29 partite giocate e 4 assist a fare da contorno. Resta dunque l’argentino il pericolo maggiore per le avversarie.