L’Inter raddrizza il tiro e continua la rincorsa alla vetta che aveva perso in precedenza, spunta un interessante nodo da sciogliere
Alla vittoria fuori casa contro la Juventus ottenuta con forza di volontà è sopraggiunta quella interna alle mura amiche del ‘San Siro’ contro il Verona in una prestazione condita da spunti di grande calcio.
Improvvisamente l’Inter ha riacquistato terreno sulle altre due concorrenti Milan e Napoli, nell’attesa che queste completino a loro volta l’incontro della trentaduesima giornata di campionato. Adesso, come un paio di mesi fa, il sogno della vittoria dello Scudetto riprende a fantasticare nelle menti dei tifosi.
Tra i protagonisti fautori di questa ripresa ci sono stati, senza ombra di dubbio, i centrocampisti Brozovic e Barella che hanno ricominciato a macinare il loro solito gioco intriso di fluidità. A seguire, si aggregano Perisic e Dzeko. E quel che ha più sorpreso, forse, è stato il modo con cui il centravanti bosniaco non abbia fatto rimpiangere neppure un istante l’assenza del compagno di reparto Lautaro, squalificato. Anzi, è sembrato piuttosto versatile nei movimenti, potendo non solo giocare spalle alla porta ma anche in fase di incursione o di recupero. Che questo sia un segnale che l’Inter possa funzionare anche senza Lautaro? È da prendere in considerazione. Sarebbe però necessario comprendere quanto, al contrario, l’Inter possa ancora usufruire delle qualità del centravanti argentino ed in che misura egli riesca ad impattare sulle partite.
Inter, l’attacco senza Lautaro funziona
Il segnale simbolico di un attacco privo del suo gioiello di punta Lautaro si è fatto sentire, così c’è già chi pensa che in fondo non sia insostituibile. Vero è che Dzeko resta un campione dalla indiscussa caratura internazionale, anche con 36 primavere sulle spalle. Ma ora che il suo momento passerà, l’Inter su chi farà affidamento? Ad un eventuale Scamacca, la figura di Lautaro sarebbe essenziale da affiancare per completarsi a vicenda.