Inzaghi dopo la vittoria sulla Roma e il ritorno in vetta della classifica: “Bisogna giocarsi le partite che restano tutte a petto in fuori. Lautaro aveva bisogno del gol”
L’Inter mette al tappeto anche la Roma di Mourinho e balza nuovamente in vetta alla classifica in attesa di Lazio-Milan di domani sera. “Mi ha soddisfatto la concentrazione della squadra – ha esordito un soddisfatto Simone Inzaghi al microfono di ‘Dazn’ – Temevo molto questa partita perché veniva dopo il derby in cui avevamo speso tanto e contro un avversario importante e in forma, che non perdeva da dodici partite. Sono stati bravi i ragazzi, prova da squadra vera“.
RITORNO LAUTARO – “Penso che avesse bisogno del gol, però non è mai stato un problema. C’è stato un periodo in cui non li ha fatti, ma si è sempre allenato bene. Adesso sta benissimo e deve continuare così, come gli altri attaccanti”.
CORSA AL TITOLO – “Dobbiamo inseguire, adesso mercoledì abbiamo finalmente questa partita col Bologna. In tre giorni dovremo prepararla nel migliore dei modi. Se in questa vittoria trovo lo scudetto? Una vittoria importantissima (ride, ndr), dovremo essere bravi a gestire energie fisiche e mentali. Bisogna giocarsela tutte quelle che restano a petto in fuori, nell’ultimo periodo abbiamo sicuramente lanciato segnali importanti”.
ESTERNI – “Stanno facendo un lavoro importante, sapevamo che la Roma coi due centrali era molto aggressiva e avrebbe dato però spazio ai nostri esterni. Bisogna andare avanti con questa alternanza, Gosens pure sta bene. Arriverà il suo turno”.
CRISI ALLE SPALLE – “Se prima c’era anche un problema mentale? Chiaramente ci serviva un successo, un successo importante come quello contro la Juventus. Era una gara, come dissi, che veniva nel momento giusto. Non venivano soprattutto i risultati, ma se guardate le statistiche tiravamo in porta e creavamo occasioni come nel resto del campionato. Serviva una vittoria importante che però non basta, dobbiamo continuare“.
MOURINHO E LAZIO – “Con lui ci siamo fatti l’in bocca al lupo. E’ sempre una persona gentile, un allenatore speciale. Non lo conoscevo, me ne aveva parlato mio fratello. E’ veramente piacevole parlare di calcio con lui. Se ho sentito i miei giocatori della Lazio? No, ma la Lazio si tifa a prescindere…”, ha concluso Inzaghi.