Le parole rilasciate da Andrea Pinamonti nel bel mezzo della sua intervista. Il centravanti dell’Empoli esce allo scoperto e svela un retroscena
Intervistato ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, Andrea Pinamonti ha svelato fuori alcuni retroscena che si sono presentati al termine di Empoli–Napoli. Tanti gli aspetti sottolineati dal giovane attaccante di proprietà dell’Inter e ora, chissà quale sarà il futuro che attende il centravanti classe 1999.
A far parlare di sè questa volta, ci ha pensato nuovamente Andrea Pinamonti. Dopo la doppietta messa a segno contro il Napoli infatti -che tra l’altro ha condannato i ‘partenopei’ alla pesante sconfitta per 3-2- il classe 1999 è tornato a pronunciarsi in merito alla sua esperienza vissuta sin qui nel club toscano e non solo. L’attuale attaccante di proprietà nerazzurra ha così esordito: “Spero vivamente che questa doppietta possa rivelarsi fondamentale per poter aiutare l’Inter a vincere lo scudetto. Qui all’Empoli mi sono ambientato sin da subito. D’altronde, quando si instaura un certo tipo di rapporto tra allenatore e giocatore non può che essere così. Sarò sempre grato ad Andreazzoli“. Queste le prime parole rilasciate dall’attaccante ‘made in Italy’, il quale, al termine della propria intervista ha svelato inoltre un importante retroscena che riguarda Steven Zhang e Piero Ausilio in prima persona.
Pinamonti: “Sia Ausilio che Zhang mi hanno contattato per potermi fare i complimenti. Sul futuro..”
A svelare questo importante retroscena ci ha pensato lo stesso Andrea Pinamonti, il quale si è così espresso in partenza: “Sia Piero Ausilio che Steven Zhang mi hanno contattato entrambi per potermi fare i complimenti. La cosa mi ha fatto enormemente piacere. Ma non è finita qui, in quanto oltre alla chiamata di Marotta ricevuta dal presidente Corsi, sono arrivati anche i messaggi di buona parte dei miei ex compagni di squadra. Penso a Barella, Bastoni e addirittura a Skriniar a cui non ho risposto in tempo. L’interesse da parte di alcuni club? Fa sicuramente piacere e non può che essere altro che uno stimolo per me”.