Ecco come funziona il frazionamento degli incassi per ciascun club che ha partecipato alle fasi ad eliminazione di Coppa Italia, vincita d’alto valore
Juventus e Inter sono ad un solo passo dall’affrontarsi, questo mercoledì sera presso lo Stadio Olimpico di Roma come tradizione vuole, per conoscere la vincitrice della edizione stagionale della Coppa Italia.
Al di là di quel che simbolicamente un trofeo del genere può apportare all’immagine di un club e della possibilità di accesso diretto all’Europa League messa in palio da UEFA – superfluo, in questo caso specifico – vien messo in palio un bel tesoretto complessivo che rimpolperebbe non poco le casse societarie: circa 10 milioni di euro. Di questi, il montepremi della Lega ammonta a 2,8 milioni per chi solleva il trofeo. La sconfitta, invece, avrebbe diritto ad una modesta ricompensa da 1,2 milioni (da sommare ad altri 3 milioni di euro circa relativi al percorso completo). Tutto sommato niente male, considerate le cifre che hanno percepito tutte le altre pretendenti eliminate anzitempo nelle fasi precedenti. Il solo accesso agli ottavi di finale ha dato diritto ad un compenso di 250 mila euro; quello ai quarti si attesta intorno ai 450 mila. Meglio le semifinaliste, ovviamente, con un ricavo di 950 mila euro.
Dalle Coppe al campionato, l’importanza dei diritti tv e le sponsorship
Ad aver contribuito parzialmente all’aspetto finanziario della competizione (oltre alla Supercoppa) è stato, come solito, il contributo della vendita dei diritti tv affidati all’emittente ‘Mediaset’ per il triennio 2021/2024 pari a 48,2 milioni di euro. A seguire vanno rimarcate le importanti partnership con aziende di grossa levatura come Trenitalia, che ha concesso l’immagine del proprio servizio ‘Frecciarossa‘ su tutti i loghi delle competizioni su menzionate. Compresa anche la stessa Serie A TIM, di cui ‘Frecciarossa’ è travel partner ufficiale.