Alla sua prima stagione in Europa, Rafael Borré ha conquistato subito una Europa League. Di 12 gol e 8 assist il bottino dell’argentino, l’estate scorsa nel mirino dell’Inter
Non ci sono dubbi, con lui l’attacco dell’Inter sarebbe stato ancora più forte. A Inzaghi avrebbe fatto comodo, per esempio, nel lungo periodo buio di Lautaro. Ma per Rafa Borré la stagione, la prima in Europa, è stata comunque indimenticabile. 12 i gol realizzati, di cui 4 in Europa League: uno straordinario in casa del Barcellona, l’altro da bomber di razza nella finale contro i Glasgow Rangers vinta poi dal suo Eintracht – che non conquistava un titolo europeo da 42 anni. L’ultimo fu proprio una Coppa Uefa – ai calci di rigore.
L’impatto nel calcio europeo del classe ’95 ha sorpreso in tanti, non certo Maurizio Preziosi, agente e intermediario che l’ha portato al club di Francoforte insieme a Ton Caanen della ‘CAA BASE’ e ad ‘Alpha Management’: “Mi aspettavo assolutamente quello che ha fatto – ha esordito Preziosi in esclusiva a Interlive.it – Lo conosco perfettamente e sapevo che era un giocatore di primissimo livello mondiale. Prima dell’inizio di stagione, credevo che segnasse di piu, però la squadra per le caratteristiche dei suoi altri due compagni di reparto, ha chiesto a Rafa di attaccare meno la profondità e di venire sempre incontro a legare il gioco, per permettere agli altri due compagni di reparto di scattare in profondità. Inoltre la squadra gli ha chiesto anche di andare sempre al duello aereo nelle palle lunghe da dietro, perchè nonostante sia alto un metro e settantasei centimetri, è anche il migliore dell’attacco a staccare di testa. Ricapitolando, ha quindi svolto un lavoro molto piu di costruzione rispetto a quello di finalizzazione, infatti oltre ai 12 gol sono da sottolinerare anche i 9 assist e la qualità che riesce a dare nella costruzione del gioco dell’Eintracht. Detto questo, i 12 gol rappresentanto alla fine un numero davvero importante, perché è stato un giocatore ‘tuttofare’ per l’Eintracht'”.
Borré aveva già lasciato il segno al River Plate, vincendo la Copa Libertoderes nel 2018, finendo poi quella del 2020 da vicecapocannoniere. Ad oggi ha tutte le caratteristiche per essere definito un attaccante completo, moderno: “Assolutamente sì, lui è l’emblema dell’attaccante moderno. Le statistiche dicono che è quello che, tra le cinque top league europee, pressa di più e ruba maggiori palloni. Nel calcio moderno questo dato è fondamentale – ha sottolineato Preziosi, ancora vicino al giocatore – Poi ha qualità, sa vedere il gioco, è altruista, ha un ottimo passaggio filtrante, sa fare anche i gol di rapina da tipico attaccante d’aria di rigore, vedi quello in finale. E’ un attaccante completo di primo livello mondiale che merita una grande squadra. E poi la cosa piu importante di tutte, è un vincente. E’ quel tipo di giocatore che nelle partite importanti dà qualcosa in piu, tra gol e assist nelle sfide importanti i numeri si alzano notevolmente, e questo è assolutamente il dato più importante da sottolineare. A me piace definirlo un giocatore di ‘mentalità’“.
Legatosi all’Eintracht fino al 2025, l’estate scorsa Borré finì nel mirino dell’Inter rappresentando una grande ‘occasione’ a costo zero dato che era in scadenza col River: “Inter, Milan e altre squadre italiane si erano interessate a lui, però una vera e proprio trattativa con una squadra italiana non è mai iniziata, anche perchè l’Eintracht è stata subito concreta ed ha battuto sul tempo tutte le concorrenti che tergiversavano. Il Ds dell’Eintracht, Markus Krosche, è veramente uno dei più bravi al mondo nel suo ruolo, al primo anno di Eintracht Francoforte è riuscito subito a vincere l’Europa League. Gli faccio i complimenti. In precedenza è stato al Red Bull Lipsia ed ha scoperto tanti giovani di talento creando impressionanti plusvalenze, avere persone cosi preparate e competenti in società fa la differenza. E con Rafael hanno fatto un affare: è arrivato a parametro zero ed è stato fondamentale per la vittoria dell Europa League, entrando nella storia del club”.
Borré potrebbe tornare nei radar dei club italiani: “Vedremo, la stagione ancora non è finita e il mercato deve ancora iniziare ma per caratteristiche lo vedrei molto bene nell’Inter o nel Napoli – ha detto Preziosi in esclusiva al nostro microfono – Aiuterebbe i partenopei a far quel salto di qualità sopratutto a livello di mentalità, che è quello che è mancato alla squadra in questi ultimi anni per poter vincere qualcosa d’importante”.
In orbita Serie A, Inter ancora c’è sicuramente Filip Kostic, compagno di squadra di Borré e un profilo che Marotta e Ausilio potrebbero riprendere in considerazione qualora non riuscissero a rinnovare il contratto di Perisic: “Quest’anno ho visto tutte le partite dell’Eintracht Francoforte, Perisic è un top player da tantissimi anni, però lui è un giocatore eccezionale. Ha caratteristiche differenti, però anche Kostic è un treno ad alta velocità. Poi fisicamente è un animale, potente come pochi ed ha un piede mancino che in quanto a cross e tiro da fuori, è tra i migliori al mondo. Se l’inter lo compra – evidenzia in conclusione Preziosi – fa un affare”.
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