Innumerevoli striscioni e cori rivolti ai cugini rivali dell’Inter da parte del Milan. La procura della FIGC apre un’inchiesta
In un mondo nel quale, giorno dopo giorno vengono sempre meno: valori umani, sportivi e non solo, i primi a dover dare senz’alcun ombra di dubbio un minimo di esempio, dovrebbero essere certamente i professionisti, ma questa volta, nella festa scudetto tenutasi da parte del Milan, si è chiaramente andati ben oltre le aspettative, superando di gran lunga il limite.
Con la roboante vittoria maturata per 0-3 sul campo del Sassuolo lo scorso 22 maggio, il Milan si è ufficialmente laureato campione d’Italia per la sua 19esima volta in tutta la sua storia. Incontenibile chiaramente la gioia rossonera al termine della partita e non soltanto – e guai se fosse il contrario – per un trofeo così prestigioso che mancava da ben 11 lunghi anni ormai, anche se, nella giornata di ieri, si è certamente andati ben oltre il minimo consentito. Difatti, innumerevoli sono stati gli striscioni e i cori offensivi rivolti da parte di tutta la banda rossonera agli ormai ex campioni d’Italia dell’Inter. A far discutere in primis quindi, ci ha pensato dapprima lo stesso striscione – rivolto al celebre richiamo di Massimo Ambrosini nel lontano 2007 – con su scritto (“La Coppa Italia mettila nel c*lo”) ed è stato poi da lì stesso – come ci si poteva ben aspettare d’altronde – che si sono scatenati cori offensivi contro lo stesso Hakan Calhanoglu anche e soprattutto però da alcuni componenti della prima squadra (vedasi la vicenda Theo Hernandez). Fatte tutte le dovute premesse, queste cose ce le si potrebbe aspettare appunto da qualche tifoso (seppur un po’ troppo esaltato) ma non certamente da professionisti così affermati e proprio a proposito di questo quindi, la procura della FIGC apre ora un’inchiesta.
La Federcalcio apre un’inchiesta in merito agli striscioni offensivi da parte del Milan: c’è anche molto altro
Come già anticipato, tutta questa serie di atteggiamenti non del tutto consoni, che si sono fatti manifestare dall’intero gruppo squadra del Milan, sono andati ben oltre i semplici sfottò, a tal punto da aver fatto avviare sin da subito un’indagine da parte della procura della FIGC. Preso atto quindi: dello striscione rivolto a Simone Inzaghi (con tanto di “Spiaze”) e dei cori offensivi rivolti all’ex di turno Hakan Calhanoglu da parte di alcuni dei suoi ex compagni di squadra (tra cui Theo Hernandez in primis, il quale intonava proprio: “Calhanoglu figlio di p…..a”), la Federcalcio – in seguito alla “presunta violazione dell’art. 4 del Codice di giustizia sportiva” – ha così avviato le indagini e questo resta certamente un modo per poter condannare appieno tutta questa serie di irrispettosi comportamenti manifestatosi da parte di tutta la truppa rossonera.
— fausto🚀 (@fausto519) May 23, 2022