Il club nerazzurro è prossimo alla firma del nuovo ‘settlement agreement’ con l’UEFA per il rientro degli obblighi economici fissati dal FFP
A diverse settimane dall’ammonizione segnalata dagli organi competenti dell’UEFA per aver superato gli obblighi economici previsti dal regolamento del Fair Play Finanziario, l’Inter si trova in procinto di firmare un nuovo ‘settlement agreement‘.
Altrimenti considerato un ‘patto’ tra le parti – ovvero l’UEFA ed il club segnalato – questo accordo affonderà nel terreno nerazzurro una serie di paletti e limitazioni che invoglieranno i vertici dirigenziali a proseguire lungo la retta linea della buona condotta finanziaria a livello europeo. A seguire le annotazioni specifiche diramate dallo stesso club nerazzurro.
“Nel febbraio 2022 la UEFA ha aperto un procedimento nei confronti del club in conformità con l’articolo 12 (1) delle regole procedurali che disciplinano l’Organo di controllo finanziario dei club UEFA (“CFCB”) – Edizione 2021, a causa della FFP disavanzo di pareggio che abbiamo registrato nel periodo di monitoraggio che copre i periodi di riferimento 2018, 2019, 2020 e 2021 – si legge nei documenti – . Un disavanzo di pareggio è previsto anche per il periodo di riferimento che termina a giugno 2022 e già comunicato alla UEFA. Secondo le nostre evidenze, la stessa situazione vale per un certo numero di altri club in Italia e in Europa che hanno registrato un deficit di pareggio FFP misurato secondo le regole attuali”, si legge in una prima parte del comunicato.
Inter, secondo patto con UEFA dopo il 2015
Questo non è il primo ‘settlement agreement’ che l’Inter sottoscrive in presenza dell’UEFA. Già nell’estate del 2015, infatti, il club meneghino era stato costretto a rivedere la propria posizione finanziaria assieme a tanti altri club europei come la Roma. Ne è uscito ufficialmente nel 2019.