Big o giovani, l’Inter sceglie di sacrificare i secondi per cercare di evitare la partenza dei primi riempendo ugualmente le casse. Si tirerà a campare fino al cambio di proprietà
Un big oppure uno o più giovani, l’Inter ha scelto la seconda strada o il male minore, dipende dai punti di vista, per riempire le casse societarie vuote o quasi. E appunto per evitare (cosa non del tutto certa, peraltro…) la partenza di uno dei titolarissimi della squadra di Inzaghi. E’ toccato a Casadei e prima a Pinamonti fare le valigie a titolo definitivo, ma la verità è che stessa sorte sarebbe potuta toccare ad altri.
L’Inter avrebbe ceduto anche Satriano, ma pure Sebastiano Esposito o altri ‘baby’ non rientranti tra i piani della prima squadra qualora fossero arrivate proposte congrue per i loro cartellini. Cederebbe pure Agoume, in questo caso è ancora in tempo, se qualche club francese o di altra nazionalità dovesse presentare l’offerta giusta. Fino a un cambio di proprietà, fino a quando ci sarà Suning al timone la situazione e la strategia (!) resteranno quelle attuali: un tirare a campare con mille salti mortali, tra cessioni più o meno dolorose e nuovi debiti. Il bello è che, nonostante ciò, negli ultimi due anni l’Inter ha vinto tanto. Ha vinto perché ha seminato benissimo (e speso molto) nelle stagioni passate, sbagliando pochissimo nelle ultime sessioni di calciomercato.
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