Il riepilogo delle operazioni in entrata e in uscita dell’Inter nel corso della sessione estiva di mercato appena conclusa
Sembrava che questa sessione estiva non finisse mai, eppure più le giornate si accorciavano e più la tensione della chiusura dei cancelli si avvicinava. Ora che il calciomercato è ufficialmente concluso, quantomeno per le operazioni in entrata secondo quanto stabilito dalla Lega A, è possibile stilare il riepilogo di quanto occorso in questi ultimi due mesi.
L’Inter può innanzitutto dirsi felice per aver concluso positivamente il ritorno di Lukaku e aver ristabilito la letale coppia d’attacco con Lautaro che aveva messo in ginocchio le altre pretendenti al titolo due stagioni fa. Al suo seguito è stato visto di buon occhio l’arrivo di Asllani, mediano grintoso messosi in mostra dapprima con la maglia dell’Empoli e poi con quella nerazzurra nella preseason. Bellanova affare per il futuro, mentre Mkhitaryan vale come pezzo da novanta a parametro zero: esperienza e qualità ancora da vendere, nonostante l’età. L’emergenza in difesa è stata invece risolta con l’innesto di Acerbi dalla Lazio. Necessario il passaggio di testimone in porta, tra Handanovic e Onana di provenienza Ajax.
Calciomercato concluso: Casadei la cessione più remunerativa, ma occhio a Pinamonti
Quanto alle uscite, la dirigenza nerazzurra ha operato con parsimonia. La maggior parte dei cartellini, come nel caso di Perisic, Sanchez, Vecino, Vidal e Ranocchia, sono stati rilasciati a parametro zero in concomitanza della scadenza dei rispettivi contratti. Accettate le proposte di prestito per Vanheusden, Satriano, Sensi, Lazaro, Esposito, Radu e Pinamonti, con quest’ultimo che potrebbe diventare presto una cessione a titolo definitivo a fine anno dietro riscatto da circa 20 milioni complessivi. Al momento, invece, la cessione più remunerativa della sessione è rappresentata da Casadei al Chelsea (15 milioni). Da segnalare anche il passaggio a titolo definitivo del portiere Di Gregorio al Monza, Gravillon al Reims e Pirola alla Salernitana.