Troppi buchi e poco movimento in copertura, così l’Inter subisce altre tre reti in uno scontro diretto di assoluta importanza strategica per la corsa Scudetto
Le tre reti subite dall’Inter nel corso del primo derby stagionale giocato ieri contro il Milan in un ‘San Siro’ a tinte prevalentemente rossonere hanno fatto molto discutere e continueranno a far discutere anche nei prossimi giorni.
Si tratta del secondo scontro diretto consecutivo in cui la difesa nerazzurra incassa così tanto, per un totale complessivo di 8 reti subite nelle prime 5 di campionato. Dato in controtendenza rispetto a quanto mostrato lo scorso anno (5 reti subite nelle prime 5 partite, 32 in 38 partite complessive). Una sorpresa per il trio Skriniar, de Vrij e Bastoni. Certo l’impostazione tattica non aiuta, chiunque conosce i limiti strutturali della trazione anteriore. Ma quel che più fa strano è che questa stessa impostazione non è cambiata rispetto allo scorso anno e rispetto a due anni fa. Dunque le motivazioni vanno cercate altrove.
La difesa dell’Inter arranca, ecco cosa non funziona
Skriniar resta sicuramente il vero trascinatore, eppure i movimenti di mercato potrebbero averlo destabilizzato mentalmente. Deve ritrovare quel pizzico di lucidità da leader, alla quale molto spesso si appigliavano anche gli altri due. Quanto a de Vrij, l’olandese continua a subire la pressione psicologica di Giroud: una scena vista e rivista anche nella passata stagione, con il francese che ha spesso punto Handanovic per una disattenzione di troppo in copertura. Ad aggravare ulteriormente la posizione del numero 6 nerazzurro è sicuramente il momento di involuzione più generale che lo sta colpendo. Bastoni, invece, è ancora acerbo sotto il profilo della costanza e non può fare affidamento alle prestazioni degli altri. Il potenziale c’è tutto ed è tempo di tirar fuori un pizzico di determinazione in più.