Inzaghi studia le opzioni per il difficile esordio in Champions League contro il Bayern Monaco all’insegna del solito impianto tattico
L’operato a doppio volto di Simone Inzaghi in questo inizio di stagione è a detta di molti la causa scatenante dell’instabilità mentale ed emotiva dei suoi uomini, traducibile in un approccio errato alle partite cui vengono messi davanti.
Ed è proprio l’approccio ciò che i tifosi dell’Inter chiedono di cambiare laddove vien dato per certo che anche contro il Bayern Monaco, nella primissima uscita ufficiale in Champions League, il tecnico piacentino utilizzerà il solito impianto tattico. Nessun cambio di modulo con la difesa a 4, dunque, per limitare le carenze difensive sinora saltate fuori. Restano comunque ancora due allenamenti di rifinitura prima dell’incontro, sufficienti a decretare l’undici di partenza.
Inzaghi mantiene il 3-5-2: chance Mkhitaryan, Dzeko favorito su Correa
Nel 3-5-2 troverà conferma tra i pali il capitano Samir Handanovic, nonostante la voglia smodata di André Onana di fare la voce grossa anche sul palcoscenico europeo come già accaduto un paio di stagioni fa. Le redini della linea difensive verranno affidate ancora una volta al trio Skriniar, de Vrij e Bastoni: c’è desiderio di riscatto e per farlo è vietato subire la supremazia di un attacco bavarese da brividi. A centrocampo guai a schiodare il motorino Barella, dal quale ci si aspetta estrema mobilità da una zona all’altra del campo, e il suo compagno di avventure Brozovic. In dubbio Calhanoglu, al quale potrebbe subentrare dal primo minuto Mkhitaryan. Da valutare le condizioni degli esterni, con Darmian che potrebbe partire dal primo minuto per garantire maggiore copertura in fase di ripiegamento e Dimarco preferito su Gosens. Quanto all’attacco, invece, la buona prova di Dzeko lo annovera primo candidato al posto di Lukaku in coppia con Lautaro. Ma Correa non sarebbe una scelta da sottovalutare.