L’Inter non ha iniziato col piede migliore una stagione lunga e complessa che si articola su più competizioni. Nulla è da lasciare al caso, e questo avvio col freno a mano tirato lancia i primi segnali di possibile allarme. Intanto le critiche non mancano
Troppi gol subiti, poca concentrazione, qualche involuzione di alcuni singoli ed una fase di assestamento ancora non ultimata per l’Inter, che dovrà presto tornare a macinare gioco e punti con continuità per ambire ai massimi traguardi. In Champions il girone è ai limiti del proibitivo, mentre in campionato l’avvio è stato poco incoraggiante con ben due sconfitte, anche pesanti, nelle prime cinque gare giocate in Serie A.
Lazio e Milan sono infatti già riuscite a fare bottino pieno contro l’Inter che finora è apparsa zoppicante ed ancora a caccia della forma migliore per lottare per i vertici. La rosa e la forza dell’organico nerazzurro sono ben noti, e starà ad Inzaghi trovare presto la miscela giusta per uscire da questa fase di stallo e tornare a macinare punti e gioco con costanza.
L’avvio tremebondo dell’Inter in Serie A ha portato a critiche feroci nei confronti sia dell’allenatore che della squadra. I tifosi sui social sono spesso scatenati ma anche giornalisti e addetti ai lavori non sono stati teneri con la società di Suning in questa fase.
Inter, la sentenza di Melli: “Non entrerà in Champions League”
A tal proposito Franco Melli intervenuto a ‘Radio Radio’ ha voluto dire la sua sbilanciandosi anche sulle difficoltà di casa Inter e facendo persino una proiezione piuttosto catastrofica: “L’Inter faticherà ad arrivare quarta. I problemi iniziano dal portiere: una volta era una garanzia, ora è quello che prende più gol in percentuale rispetto ai tiri subiti. Tutto questo in un reparto in cui Skriniar non è più Skriniar e Bastoni non è più Bastoni: sono irriconoscibili. È vero che sono passate solo 5 partite di campionato, ma due gare serie hanno portato due sconfitte”.
L’analisi di Melli è piuttosto dura ma è figlia di un avvio di stagione tutt’altro che esaltante per la squadra di Simone Inzaghi: ora serve una reazione.