Il cammino troppo zoppicante dell’Inter di questo avvio di stagione non può non portare a determinate riflessioni. Simone Inzaghi è sul banco degli imputati e la situazione si scalda
La sconfitta rimediata a Udine prima della sosta accentua ulteriormente quelle che sono le enormi difficoltà che al momento vive l’Inter. I nerazzurri non registravano infatti una partenza in Serie A con un numero così elevato di sconfitte da un decennio, ovvero dal 2011/12 ed è nel complesso la quarta volta che accade in tutta la gloriosa storia meneghina: gli altri due casi nelle stagioni 1998-1999 e 2000-2001. Un dato che viene pesantemente aggravato da quelli che poi sono anche gli altri numeri di squadra, con quelli difensivi in primis, senza dimenticare un percorso Champions che al netto della vittoria contro il Plzen resta ai limiti del proibitivo.
Un andamento tanto zoppicante non può che indurre a svariate riflessioni e soprattutto malumori tra tifosi e ambiente, con il nome di Simone Inzaghi che è quello che circola più di tutti. Il tecnico interista sembra essersi lasciato scivolare dalle mani la squadra ed anche dal punto di vista della confusione le ultime versioni dell’Inter lasciano ben capire il momento attraversato.
Calciomercato Inter, il momento negativo va affrontato: Inzaghi tra soluzione in campo ed un esonero troppo difficile
Un rendimento tra gioco e risultati che per tanti versi, vista la caratura, il livello e le ambizioni dell’Inter, sulla carta potrebbe anche essere da esonero. Le motivazioni, dopo un’annata comunque senza scudetto, visto questo avvio altalenante non mancherebbero, e sono soprattutto di natura gestionale e di presa sul gruppo. Lo spogliatoio non sembra più completamente dalla parte di Inzaghi, con alcuni ‘senatori’ della squadra, come Handanovic e Brozovic, che avrebbero preso le difese di un Bastoni sostituito e amareggiato dopo mezz’ora a Udine. La squadra inoltre appare in confusione e si sgretola troppo spesso al primo errore tecnico o difficoltà che la partita pone di fronte.
In particolare i dati e il rendimento della difesa sono esemplificativi con la bellezza di 11 reti subite in 7 gare di campionato e conseguenti tre sconfitte per un ruolino di marcia troppo lontano da una squadra che ambisce a vincere il titolo. Basti pensare che in tutta la scorsa annata di Serie A le sconfitte furono solo 4.
I tifosi sono anche piuttosto amareggiati per il rendimento della squadra e capita spesso sui social di veder inneggiare al cambio in panchina. Fermo restando che Inzaghi ha tutte le carte in regola per rimettere in carreggiata la situazione, va inoltre evidenziato come un esonero non sia assolutamente previsto in questo momento anche perché ha rinnovato da poco con uno stipendio da 5,5 milioni di euro bonus esclusi e l’Inter non è nella situazione favorevole sul piano finanziario per permettersi un cambio della guardia così oneroso. C’è poi anche il problema del sostituto, con nomi all’altezza che al momento non sembrano esserci. Per ora quindi è una fiducia obbligata al netto di eventuali ulteriori tracolli.