Le dichiarazioni rilasciate da Francesco Acerbi al termine della gara di Nations League giocatasi tra Italia e Inghilterra
Grazie al successo ottenuto ieri sera per 1-0 contro l’Inghilterra, l’Italia, si rilancia così al secondo posto nel proprio girone di Nations League e si porta alle spalle dell’Ungheria. Una gara ‘maschia’ quella giocatasi ieri al ‘Meazza’, ma che alla fine, ha dato ragione agli uomini del ct Mancini.
Difatti, grazie a questa vittoria, gli ‘Azzurri’ si trovano ora a -2 dalla nazionale guidata dal tecnico Marco Rossi e sarà soltanto nel prossimo lunedì che le due compagini se la vedranno direttamente l’un l’altra. Nel caso in cui quindi, l’Italia dovesse seriamente riuscire ad avere la meglio sull’Ungheria, saranno proprio gli uomini di Mancini a strappare il pass per il turno successivo. In via contraria invece, toccherà alla vera e propria ‘cenerentola’ di questo complicatissimo girone (almeno sulla carta). Da qui poi, uno di quelli che merita sicuramente una menzione speciale nel match di ieri sera, è sicuramente l’attuale difensore centrale dell’Inter Francesco Acerbi.
Acerbi nel post gara di Italia-Inghilterra: “Oggi mi sono sentito bene. Con l’Udinese ho faticato di più invece, meno col Plzen”
Dopo essere intervenuto ai microfoni della ‘Rai’ al termine del match con l’Inghilterra, Francesco Acerbi, ha detto la sua sulla gara disputata assieme ai suoi compagni: “Volevamo vincere davanti al nostro pubblico e dimostrare che ci siamo ancora. Contro queste squadre, ma in realtà contro chiunque, se non fai prestazioni di gruppo, poi perdi, e la dimostrazione l’abbiamo avuta non andando al Mondiale”. Da lì poi, il difensore nerazzurro, ha anche avuto tempo di soffermarsi sulla sua esperienza vissuta sin qui all’Inter ma non solo: “Nella partita contro il Viktoria Plzen la fatica è venuta meno, mentre con l’Udinese ho faticato un po’ di più. In questa settimana ho cercato di riposare e di allenarmi il giusto, a differenza degli scorsi mesi dove mi sono allenato sempre. Oggi mi sono sentito veramente bene e sono soddisfatto perché vuol dire che il lavoro paga sempre”.