La vittoria dell’Inter in Champions League non scagiona Inzaghi dalla sua dubbia posizione, contro il Sassuolo è costretto a fare risultato
La gara contro il Barcellona in Champions League era stata etichettata da molti come l’ultima chance per Simone Inzaghi di tenersi stretto la panchina dell’Inter. Ad una sconfitta sarebbe conseguito il passo nell’oblio dell’esonero. Ma la verità è un’altra.
Per quanto la vittoria sia di per sé importante, perché ridona spinta e carica morale all’intero ambiente nerazzurro dopo un periodaccio macchiato da risultati deludenti, non sarebbe mai stata decisiva per le sorti del tecnico. Ad averlo specificato è stato anche l’amministratore delegato, Giuseppe Marotta, alla vigilia. In più, è da considerare anche il discorso di priorità: la Champions League attrae, ma campionato e Scudetto restano gli obiettivi principali per cui la società ha lavorato in questo biennio. Dunque il prossimo incontro con il Sassuolo, in quel di Reggio Emilia, potrebbe avere un peso persino maggiore.
Per Inzaghi non è ancora finita: prima Sassuolo, poi altri due impegni
Per Inzaghi si tratterebbe di una occasione da non sbagliare in alcun modo, magari ripetendo la stessa buona prestazione offerta nella serata europea di ieri a ‘San Siro’. Un’altra sconfitta in campionato significherebbe tornare a forte rischio esonero, anche se ci sarebbe una precisazione importante da fare. Appena tre giorni dopo si rigiocherebbe il ritorno contro il Barcellona: un cambio panchina agli sgoccioli di un altro impegno importante sarebbe follia. Ed ecco che forse la gara contro la Salernitana consisterebbe nel vero banco di prova.