Interlive | Il gennaio di Skriniar se non rinnova: la decisione dell’Inter

La dirigenza nerazzurra lancerà nuove proposte per il rinnovo di contratto del difensore centrale, ma non è detto che vada via in caso di fumata nera

Sono passati mesi dall’ultima offerta ufficiale presentata dal PSG all’Inter per il cartellino di Milan Skriniar, ma le voci sul suo possibile addio non accennano ad arrestarsi. Tanto più che oltre al club parigino sembra aver intensificato l’opera d’osservazione anche la dirigenza del Barcellona, per puntellare un reparto in difficoltà e che la prossima estate perderà il senatore Piqué.

Milan Skriniar ©LaPresse

Per molti entrambe le rivali europee tenteranno l’affondo già nel corso della prossima sessione invernale di mercato, laddove il club nerazzurro non dovesse riuscire nell’impresa di strappare il tanto agognato rinnovo contrattuale. Una speranza che, tuttavia, lascia il tempo che trova. Marotta e Ausilio accoglieranno il prima possibile il rappresentante dello slovacco, Roberto Sistici, per poter discutere dell’offerta che l’Inter presenterà da circa 6-6,5 milioni di euro netti, bonus esclusi. Esattamente quanto corrisposto a Lautaro, altro pezzo da novanta. Oltre però non ci si potrà spingere, dunque la speranza è più per l’Inter di chiudere l’affare a queste condizioni. Magari la promessa del passaggio della fascia di capitano potrebbe valere qualche punticino in più.

Non è detto che Skriniar vada subito via: lo scenario senza rinnovo

Milan Skriniar ©LaPresse

Al di là di quel che sarà, ammettendo per assurdo che questo patto non venisse raggiunto, non è detto che le strade tra Inter e Skriniar si separeranno già a gennaio. Stando a quanto raccolto da ‘interlive.it‘, non c’è alcuna volontà di privarsi di un elemento tanto importante nel bel mezzo della stagione. Perderlo significherebbe creare un vuoto incolmabile a livello tecnico e tattico, soprattutto con obiettivi come Scudetto e Champions League ancora in ballo. In questo scenario, possibile l’addio a parametro zero. Il PSG resta il pericolo numero uno.

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