Nelle ultime settimane l’olandese ha ritrovato lo smalto di un tempo. Il suo contratto scade a giugno come quello del compagno di reparto Skriniar
Per oltre un anno, complici alcuni guai fisici, de Vrij non è stato più lui. Non a caso Marotta e Ausilio erano pronti a disfarsene l’estate scorsa, anche per una cifra modesta considerato che nel 2018 venne preso a zero, commissioni escluse. La mancanza di acquirenti ad altezza Inter è valsa per lui la permanenza alle dipendenze di Inzaghi, suo estimatore anche se a inizio stagione il tecnico non ci ha pensato un attimo a rimpiazzarlo con l’altro suo ‘fedelissimo’ nonché ultimo arrivato Francesco Acerbi.
RIECCO IL VERO DE VRIJ – Da qualche settimana, però, il classe ’91 olandese è tornato ad ottimi livelli. La Champions sembra essere stata la ‘medicina’ giusta, perché in effetti è proprio nella massima competizione europea che si è rivisto il de Vrij di un tempo. Soprattutto nella sfida casalinga col Barcellona vinta 1-0 da Lautaro e soci grazie alla rete di Calhanoglu, in cui è stato letteralmente insuperabile. Ma anche al ‘Camp Nou’ il numero 6 ha tenuto testa a Lewandowski per larghissimi tratti. Domenica con la Salernitana ha invece avuto vita facile, con la conferma da titolare che va vista come un segnale di fiducia e apprezzamento da parte di Inzaghi, dopo le tre panchine consecutive in campionato.
NUOVO AGENTE – Da qui alla pausa Mondiale, che certamente giocherà essendo un punto fermo della Nazionale di van Gaal, saranno settimane importanti per le ambizioni dell’Inter ma anche per il futuro dello stesso de Vrij. Il riferimento è al capitolo nuovo agente, visto che dopo la scomparsa di Mino Raiola il trentenne ha scelto di cambiare agenzia. Molti procuratori stan provando ad accaparrarselo, il grande favorito ad oggi è Federico Pastorello, il quale come noto vanta eccellenti rapporti con l’Inter e, curiosità, è il rappresentante anche di quell’Acerbi che è il suo diretto rivale in squadra.
De Vrij è in scadenza come Skriniar, nonché D’Ambrosio parlando solo del reparto arretrato, ed è molto probabile che l’Inter si siederà a discutere col suo nuovo agente di un eventuale rinnovo, al ribasso o alle stesse cifre (3,8 milioni netti) attuali. La scelta migliore, però, potrebbe essere quella del divorzio. L’olandese ha sì dato segnali di grande ripresa, ma va comunque per i 31 anni, con il rischio che i guai fisici vadano ad aumentare. Poi 7 o più milioni lordi l’anno non sarebbero pochi per una società che, anche con l’avvento di una nuova proprietà, dovrà dare un ulteriore taglio al monte ingaggi. Certo, in caso di addio si presenterebbe il ‘problema’ del sostituto. Ormai sul mercato costano tanto anche i difensori. L’altro giorno abbiamo fatto il nome di Bijol, ma l’Udinese è bottega carissima. La questione relativa a de Vrij, il quale vanta estimatori perlopiù in Premier, sarà quindi una delle più complesse e delicate che l’Inter sarà presto chiamata ad affrontare.
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