Il 2010 resterà per sempre un anno speciale per i tifosi dell’Inter. La stagione del magico Triplete in cui la squadra di Mourinho fece la storia. Ecco che fine ha fatto uno dei calciatori di quella mitica compagine
C’è un anno che resterà per sempre scolpito nella memoria e nel cuore dei tifosi dell’Inter. Si tratta del 2010 quando a fine stagione la squadra all’epoca allenata da Josè Mourinho riuscì ad alzare al cielo tre competizioni estremamente importanti: la Coppa Italia, lo scudetto e soprattutto la tanto agognata Champions League. La sublimazione di un’attesa lunghissima e spasmodica che si è manifestata nell’esplosione di gioia di un popolo intero. Rimarranno dunque nella testa di tutti anche tutti componenti di quella magica annata 2009/10, dall’undici titolare che ormai tutti hanno imparato a memoria, fino ai comprimari che in alcune fasi della stagione diedero il loro piccolo contributo. L’aiuto di tutti e la coesione in una grande famiglia furono tra gli ingredienti principali di un’impresa che vide poi tra i premiati di fine annata anche MacDonald Mariga.
Soprannominato la ‘diga’ da parte dei tifosi dell’Inter, il centrocampista keniota classe 1987 arrivò in comproprietà dal Parma proprio nella finestra invernale di quella famigerata stagione per andare a rimpolpare le scelte in mediana con un ragazzo giovane e di prospettiva. Discreto bagagli tecnico ma soprattutto tanta fisicità per Mariga che faceva proprio del suo strapotere l’arma migliore, doti che però all’Inter ha fatto vedere solo a sprazzi e per poco tempo.
Mariga il 3 febbraio 2010 fa il suo esordio con la maglia dell’Inter nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia, contro la Fiorentina, mentre il 16 marzo successivo gioca per la prima volta in Champions League, competizione in cui avrà anche i minuti finali della famigerata impresa del Camp Nou in semifinale. Ad aprile 2010 trova anche il primo gol interista mentre a fine anno Mariga ‘la diga’ alza il Triplete, seppur da semplice comprimario, al fianco dei suoi più blasonati compagni.
Questo però resterà il punto più alto della carriera del keniota che verrà prima acquistato dall’Inter giocando una stagione intera con poche presenze, per poi iniziare un lungo girovagare che lo porterà a Parma per altre tre volte, oltre che una seconda volta all’Inter, alla Real Sociedad, al Latina, al Real Oviedo ed infine al Cuneo, sua ultima squadra che lasciò peraltro immediatamente con una rescissione, prima del ritiro nel 2018/19.
Decide così di abbandonare il mondo del calcio per fare un salto molto particolare e dedicarsi alla politica, candidandosi in parlamento proprio in Kenya. La sua avventura non sortisce però gli effetti sperati e viene sconfitto alle elezioni suppletive nel 2019 non riuscendo a ripercorrere le orme politica di altri ex calciatori.
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