Le sirene della Premier League potrebbero risuonare forti e chiare di nuovo su un paio di gioielli di casa Inter. Le squadre non mancano così come i soldi: in caso di affondo le cifre rischiano di essere imponenti
La stagione dell’Inter passa chiaramente anche dal rendimento dei propri singoli di spessore, che poi generalmente sono anche quelli che hanno maggiore mercato in giro per l’Europa. Inevitabile come le prestazioni di campo poi possano anche riflettersi in sede di calciomercato a suon di interessamenti e potenziali offerte di rilievo. È il caso di un paio di calciatori di Simone Inzaghi, titolarissimi con il tecnico piacentino, e che potrebbero risentire nuovamente forti e chiare le sirene della Premier League, campionato ricco di fascino e soldi.
I big che nei prossimi mesi potrebbero tornare a far vibrare il portafogli di diversi club britannici sono Hakan Calhanoglu, pesantemente tornato in auge dopo l’ultimo periodo da grande protagonista anche a livello internazionale, e Denzel Dumfries, freccia olandese della fascia destra che già in estate fu accostato soprattutto al Chelsea.
Calciomercato Inter, Calhanoglu e Dumfries nel mirino della Premier: soldi freschi e sirene inglesi
In campo Dumfries e Calhanoglu sono fondamentali per il gioco di Inzaghi ma dalla Premier potrebbero mettere sul piatto cifre importanti. Nello specifico sull’olandese tornerebbero in auge sempre Chelsea e Manchester United. Già a gennaio possibili offerte da 40 milioni in su potrebbero finire all’attenzione degli interessati, mentre al calciatore non va escluso un contratto di 4 anni e mezzo da quasi 5 milioni di euro. Qualcosa come 22 milioni netti.
Numeri da capogiro papabili anche per Calhanoglu che vanterebbe nel caso interessamenti di club come Newcastle, West Ham e Aston Villa. 25 milioni di euro per l’Inter per il cartellino nel caso del turco con un eventuale stipendio da 6,5 a lui per i prossimi tre anni e mezzo: circa 21 netti. Nel contratto con i nerazzurri però c’è anche una opzione per il prolungamento fino al 2025. Un totale complessivo di due eventuali, ma per ora distanti, operazioni che sfiorerebbe i 108 milioni tra cartellini e stipendi extra large.