Il club nerazzurro ha adito a vie legali per contrastare le pretese dello Sporting CP sul mancato versamento di una clausola
È noto da tempo che lo Sporting CP, club militante nella massima serie portoghese, abbia accusato l’Inter di non aver rispettato degli accordi relativi ad un passato trasferimento di mercato della stagione 2016.
Il trasferimento in questione è quello avvenuto dall’Inter al Benfica per il cartellino di Joao Mario. Stando a quanto raccontato dai rappresentanti dello Sporting, i nerazzurri avrebbero dovuto versare nelle loro casse una somma pari a 30 milioni di euro in caso di cessione ad un club portoghese della stessa categoria.
Tale clausola, tuttavia, sarebbe stata etichettata dall’Inter come “inesistente”: oggi i legali del club sono impegnati nel rispondere alle accuse con una contestazione per via legale. Ecco quanto si legge nella nota diramata: “In data 10 agosto 2022, Inter ha ricevuto una richiesta di risarcimento per Euro 30 milioni sollevata da Sporting Clube de Portugal – Futebol (Sporting CP) in relazione al trasferimento a titolo definitivo del calciatore Joao Mario al Benfica per mancata attivazione della clausola di prelazione a favore dello Sporting CP nel caso di trasferimento del calciatore verso una qualsiasi altra società partecipante al campionato portoghese. La Società, pur ritenendosi non responsabile di violazioni contrattuali, sta esaminando con i propri legali le contestazioni di controparte ed agirà nelle sedi competenti per la tutela dei propri interessi”