Blucerchiati desiderosi di invertire il trend e allontanarsi dalla zona retrocessione, contro l’Inter serve più di una buona partita
Sei punti dopo undici partite giocate sono troppo pochi per una squadra che nelle ultime annate è sempre riuscita a fare meglio di così. La Sampdoria è adesso relegata in terzultima posizione, poco più avanti di Verona e Cremonese, con un magro bottino di una vittoria (giunta proprio nell’ultima giornata contro la neopromossa) e tre pareggi.
Da quando in panchina è saluto Dejan Stankovic, però, l’umore all’interno dello spogliatoio sembra nettamente migliorato. Il tecnico, forte dell’esperienza maturata sui campi del campionato serbo, è alla ricerca della soluzione ideale per invertire la rotta e riportare i blucerchiati quantomeno a metà classifica. Impresa non da poco, ma neppure impossibile. Nell’ultima uscita di campionato è stato sperimentato un 4-2-3-1 votato all’attacco, ma contro l’Inter potrebbe scendere in campo un 4-4-1-1 inedito al fine di arginare la manovra avversaria. C’è ancora da lavorare molto sull’incidenza offensiva: nonostante la presenza di centravanti d’esperienza come Caputo e Gabbiadini, l’assenza di Quagliarella (out per infortunio) si fa sentire.
Stankovic: “Non cancello il passato, oggi leale alla Samp”
“Ho vissuto i dieci anni più belli della mia vita, il mio passato non si può cancellare”, ha dichiarato Stankovic nella conferenza stampa pre partita. “I tifosi però sanno che sono leale, ed oggi non posso che essere leale alla mia Samp. Cercherò di fare il mio meglio perché ci aspetta una partita durissima”, ha poi aggiunto il tecnico.
“I ragazzi sono stati bravi contro la Cremonese, dimostrando tanta voglia di fare risultato. Mi aspetto lo stesso atteggiamento anche contro l’Inter, non possiamo che migliorare. Bisogna essere spensierati per poter fare una bella partita”, ha concluso Stankovic.