Pugno duro da parte della Questura di Milano nei confronti della Curva Nord. Ecco il provvedimento sancito dopo quanto manifestatosi in Inter-Sampdoria
A causa di quanto accaduto nello scorso 29 ottobre durante il match casalingo giocatosi contro la squadra di Dejan Stankovic, la Questura di Milano ha da lì deciso di adottare qualche disposizione nei confronti della Curva Nord.
La vicenda è ormai nota a tutti, ed è chiaro che, pur avendo voluto manifestare un segno di riguardo nei confronti della morte di uno dei loro capi – facendo dunque ‘sgomberare’ il settore appartenente al secondo anello verde – la Curva Nord, così facendo, ha senz’alcun ombra di dubbio però limitato la libertà di tanta altra gente, il cui desiderio era solamente quello di assistere alla partita. In virtù di questo dunque, i primi e i soli a dover necessariamente pagare pegno, sono gli stessi ultrà dell’Inter. Da qui il provvedimento arrivato da parte della Questura di Milano.
Caso Curva Nord, altra ‘sanzione’ in arrivo: niente striscioni e tamburi in Inter-Bologna
Dopo essere intervenuta nei giorni scorsi con i quattro daspo nei confronti di alcuni ultrà dell’Inter, la Questura di Milano, nella giornata di oggi, ha inoltre deciso di ‘silenziare’ la Curva Nord nel prossimo match casalingo, in programma contro il Bologna nel prossimo mercoledì. In che maniera? Imponendo il divieto di accesso ed esposizione di: striscioni, bandiere, megafoni e tamburi in quel settore dello stadio, ossia il secondo anello verde. Una disposizione tale da non permettere più il verificarsi di taluni atteggiamenti, manifestatisi proprio nella gara contro la Sampdoria dello scorso 29 ottobre.