Il fuoriclasse resta una punto interrogativo per il Manchester United che, sfumata la rescissione, potrebbe anche tentare lo scambio
La parabola discendente delle prestazioni di Cristiano Ronaldo nel corso dei suoi ultimi due anni al Manchester United, dopo la parentesi alla Juventus, trova ancora conferme non soltanto nel rendimento in questa stagione corrente (appena una rete in dieci presenze in Premier League) ma anche nel suo stato morale.
Il fuoriclasse portoghese, 37 anni, ha perso la testa in una rissa furiosa nel corso della partita tra Aston Villa e Manchester United ai danni del difensore Mings. L’ennesimo segnale che qualcosa in lui si è rotto ed è altamente frustrato nella gestione ten Hag. Il tecnico riconosce il tipo di valore che Cristiano Ronaldo rappresenta all’interno dello spogliatoio, ma questo potrebbe non essere sufficiente a giustificare l’incredibile ingaggio percepito.
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La spesa non vale l’impresa. Dunque, la dirigenza dei ‘Red Devils’ starebbe aprendo ancora una volta alla possibilità di cessione. Nel caso in cui non ci fossero società interessate a sobbarcarsi una spesa tanto esosa, l’unica via sarebbe rappresentata dalla risoluzione del contratto già a gennaio.
Eppure, nel remoto in caso in cui neppure questa soluzione non fosse praticabile, allo United non resterebbe che tentare con uno scambio alla pari. Tra gli obiettivi di ten Hag ci sarebbe anche il difensore nerazzurro Stefan de Vrij, suo connazionale, ma il paragone con CR7 non è neppure lontanamente pensabile. L’Inter gioca al centesimo coi conti e il suo ingaggio farebbe precipitare ancor di più una situazione economica in leggera ripresa dopo evidenti difficoltà di gestione.