Dopo Lukaku i tifosi nerazzurri sognano il ritorno del marocchino ceduto al Psg nell’estate 2021 ma rimasto molto legato all’ambiente
Sognare non costa nulla. E a proposito di sogni, gli interisti cullano quello rappresentato dal ritorno di Achraf Hakimi, al posto del possibile partente Dumfries che ieri al ‘Meazza’ ha ricevuto qualche fischio. Il marocchino ceduto al Psg nell’estate 2021, poco dopo la vittoria dello Scudetto, è rimasto legatissimo all’ambiente e agli stessi interisti come dimostrato dai messaggi che si è scambiato con un paio di loro lo scorso 4 novembre, giorno del suo compleanno.
Ad oggi siamo comunque nel fantamercato. Anche se all’ombra della Tour Eiffel non sta facendo la differenza come qui in Italia, il club di Al-Khelaifi non ha assolutamente intenzione di cederlo, tantomeno in prestito come il Chelsea con Lukaku e proprio ai nerazzurri che in estate hanno detto no alla vendita di Skriniar. A riguardo, ieri Marotta ha professato nuovamente grande ottimismo per il rinnovo, parlando di incontro in questi giorni col suo agente. Ci siamo… Quasi. Tornando a bomba, ci sarebbe poi pure la questione ingaggio: a Parigi guadagna sugli 8 milioni di euro netti. La ‘soluzione’ per l’Inter potrebbe essere quella di andare a prendere un calciatore che addetti ai lavori paragonano proprio al classe ’98 nativo di Madrid. Parliamo di Jan Jurcec.
Calciomercato Inter, pista Jurcec per la fascia destra: il croato è considerato il ‘nuovo Hakimi’
Il classe 2000 croato gioca dall’estate scorsa n Austria, all’Altach allenato dall’ex stella del Bayern Miroslav Klose che ha militato pure in Serie A con la maglia della Lazio. Come Hakimi, Jurcec copre l’intera fascia destra andando avanti e indietro con una velocità impressionante. Nell’ultima gara di campionato, contro lo Sturm Graz, ha toccato i 35,9 Km/h, fornendo l’assist dell’1-1 finale. La Croazia Under 21 lo ha ‘precettato’ per l’Europeo di categoria in programma il prossimo giugno. Nel mirino già di Atalanta, Sampdoria e Monza, adesso la sua valutazione è molto bassa – circa 2,5 milioni di euro – ma con il rischio che possa salire nei prossimi mesi.