L’annuncio ha del clamoroso. Per loro potrebbe essere quasi finita. Da qui la sorprendente nota su tutta questa situazione: ecco cosa sta accadendo
Il ‘terremoto’ fatto registrare recentemente dalla Juventus in questi ultimi giorni, ha scosso, perlomeno in parte, un po’ tutta la Serie A. E’ stato difatti proprio l’annuncio riguardante le dimissioni da parte dell’intero staff dirigenziale bianconero a far clamore ed ecco che ora incominciano a venir fuori i primi retroscena di quanto accaduto.
Dal caso Cristiano Ronaldo al fattore delle plusvalenze…fino ad arrivare alla nota sul bilancio fasullo. Sono stati questi i particolari punti di interesse sul quale si sta già interessando l’intera procura federale. Cose da tutt’altro che poco conto e che non a caso, hanno chiaramente già incominciato ad allarmare i più accaniti supporters juventini. Ad oggi, 3 dicembre, occorre ancora tanta chiarezza sulla situazione, certo è però che la Juventus si trova ora in condizioni decisamente non appropriate. Sono già sorte infatti le prime ipotesi su tutta questa vicenda, al punto che, uno dei primi ad aver detto la propria è stato proprio Umberto Lago, con un passato trascorso ‘dietro alle quinte’ della UEFA.
Lago a TV PLAY: “Il settlement agreement della Juve potrebbe essere nato da dati fasulli. Ora spetta alla UEFA valutare”
Una volta intervenuto a ‘Calciomercato.it‘ in onda su Tv Play, l’ex presidente della camera investigativa della UEFA Umberto Lago ha da lì colto in pieno l’occasione per poter parlare a proposito dello ‘scossone’ avvertito in casa Juventus: “Non dico che ci sia un mancato rispetto del settlement agreement, però i dati forniti inizialmente non sono validi. Credo che l’infrazione sia grave. Se non erro, dovrebbe essere proprio la nota numero 100 del regolamento UEFA che specifica che l’impegno per l’aggiramento delle norme è massimo, norma già stata duramente applicata in passato tra l’altro”. Sono state non a caso queste le prime dichiarazioni con cui Lago ha esordito a Tv Play, ma, dopo un’attenta serie di dovute premesse, lo stesso ex presidente della camera investigativa UEFA ha poi così concluso: “Sinceramente, dal punto di vista interno non so come si regoli la federazione in questi frangenti, ma la penalizzazione scatta per il primo anno in cui la Juventus si qualifica per una coppa. Bisogna però prima dimostrare che la base dati fornita sia falsa. Deduco quindi che serva almeno una sentenza di primo grado o un’ammissione di colpevolezza da parte del club, in quanto i dati presi in considerazione sono finiti dentro tramite alcune intercettazioni. Questa cosa era già accaduta al City e poi fu smentita. Temo che l’esclusione dalla coppa in cui si qualificherà la Juventus possa essere plausibile. Il tutto dipenderà ora dai tempi della giustizia italiana che sappiamo non essere celere”.