Suso, esterno offensivo spagnolo, ex Liverpool e del Milan, potrebbe tornare in Italia; e qualcuno lo accosta anche all’Inter. In realtà, Simone Inzaghi segue la situazione dell’ala del Siviglia per altri motivi
L’attenzione rivolta a Suso potrebbe essere spiegata in riferimento al destino di un altro giocatore. Benché ne scrivano i giornali spagnoli, ai nerazzurri il ventinovenne nato a Cadice nel ’93 non interessa. L’Inter ha bisogno di un profilo tattico e tecnico completamente diverso da quello di Suso…
Da un punto di vista tecnico Jesús Joaquín Fernández meglio noto come Suso sarebbe difficilmente adattabile al modulo di Simone Inzaghi. Inoltre non pare che l’allenatore piacentino abbia mai richiesto dei fantasisti ai suoi dirigenti. Suso è il prototipo perfetto del talento mai sbocciato: forte tecnicamente ma incostante. Il suo addio privo di particolari rimpianti dal Milan dice molto sulla qualità effettiva del centrocampista. Ciononostante il suo profilo potrebbe invece far gola a un altro allenatore italiano.
Il destino di Suso si lega per vie traverse a quello di Luis Alberto, in passato accostato all’Inter. Il centrocampista trentenne (connazionale di Suso) potrebbe lasciare sul serio la Lazio. I motivi di base sono noti: c’è scarso feeling con Sarri e poca fiducia da parte del suo entourage nelle proposte di adeguamento espresse finora da Lotito.
A Inzaghi, neanche a dirlo, uno come Luis Alberto, piacerebbe tantissimo. Dopotutto, si tratta di uno dei suoi fedelissimi. E anche il centrocampista spagnolo sarebbe contento di ritrovare l’allenatore che lo ha consacrato in Italia come top player. Ma l’Inter non ha i soldi che Lotito chiede per il cartellino, e l’unica speranza è quella di poterlo prendere fra due anni, da svincolato. In quest’ottica potrebbe entrare in scena il Siviglia, che è anche l’ex squadra di Alberto.
Luis Alberto non disdegnerebbe un ritorno al Siviglia, purtroppo però neppure gli andalusi potrebbero soddisfare le richieste del presidente Lotito. Per questo potrebbero chiedere uno sconto inserendo nella trattativa il cartellino dell’ex rossonero Suso. C’è però un ostacolo: l’ala ha un ingaggio troppo alto.
L’esterno spagnolo non rientra nei piani di Sampaoli e dunque potrebbe presto salutare il Siviglia. In Spagna lo danno in uscita già a gennaio. La sua avventura nel club di José Castro Carmona è dunque giunta ai titoli di coda? Dopo due anni e mezzo non sempre esaltati (con una prima stagione da protagonista, anche grazie al successo dell’Europa League nel 2021 in finale proprio contro l’Inter di Conte) il Siviglia lo ha offerto un po’ a tutti in Serie A…
Prima all’Inter, che non ha neanche risposto. Poi alla Fiorentina. Infine anche alla Juve e al Milan. Tra le opzioni si è parlato anche di un prestito a ingaggio dimezzato fino al 2025.
Il Siviglia, a questo punto, ha cambiato i propri piani: al momento non è più disposta a cedere il giocatore senza guadagnarci nulla. Monci ha bisogno di recuperare qualche milione per tentare di rinnovare la propria squadra a gennaio. Dopo una prima stagione più convincente, Suso ha giocato poco e male. Quindi è un sacrificabile. Certo, ora che è pienamente recuperato dal suo infortunio dell’anno scorso, che lo ha tenuto fermo così a lungo, potrebbe anche provare a riconquistare un po’ di spazio, magari mettendosi in luce durante le amichevoli previste nei prossimi giorni.
Si tratta di farsi apprezzare da Jorge Sampaoli e di riciclarsi come centrocampista funzionale allo schema di gioco preferito dal tecnico argentino. Il problema è che, a Sampaoli, Suso non piace proprio. A Sarri, invece, il giocatore piace… Tuttavia Lotito è spaventato dall’ingaggio. Alternative, per il povero Suso, al momento non ci sono. E se non riuscirà ad accasarsi alla Lazio, in questo momento, potrà al massimo accontentarsi di finire all’Espanyol che lo ha chiesto in prestito con diritto di riscatto.
Purtroppo l’allenatore che più lo apprezza, cioè Rafa Benitez, è attualmente senza squadra. Come riferito in passato dallo stesso giocatore, a inizio carriera Suso stava per firmare con il Real Madrid, ma scelse alla fine il Liverpool per essere allenato da Benitez. E il resto è storia.
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