Il centrocampista spagnolo sarebbe tornato in orbita Inter e Lotito detta le condizioni per la cessione a gennaio
La gestione di Maurizio Sarri non ha avuto un impatto positivo sull’umore del centrocampista Luis Alberto. Sin dalle prime battute, infatti, sono nate alcune scaramucce di carattere tecnico che avrebbero tarpato le ali allo spagnolo e lo avrebbero costretto a ridimensionare le proprie aspettative sul suo minutaggio negli schemi del nuovo tecnico, estremamente ligio al rispetto delle regole.
Nonostante sia riuscito a dire la sua nelle poche uscite avute a disposizione sinora in campionato, mettendo a segno 3 reti e registrando 2 assist, Luis Alberto si sente ancora lontano dal suo momento di forma migliore sotto la guida di Simone Inzaghi, al fianco di Sergej Milinkovic-Savic e alle spalle di Ciro Immobile. Quei tempi sembrano andati, dissolti in un passato ormai irraggiungibile. Finora ha ripreso ad allenarsi seriamente, tornando protagonista nelle due amichevoli disputate in Turchia, ma questo potrebbe non essere sufficiente a convincere Sarri. E dovendo guardare soltanto davanti a sé, non sembra che veda in lui un grande futuro.
Il suo nome di Luis Alberto è tornato a far parlare sul mercato, soprattutto in madrepatria: il Siviglia avrebbe intensificato i contatti dopo la dipartita del fantasista ex Real, Isco. La speranza, per gli andalusi di Monchi, è che si possa chiudere l’affare con il presidente Lotito già a gennaio. Attenzione anche all’Atletico Madrid, presto orfano di Joao Felix. Sempre che l’Inter non abbia voglia di anticipare qualsiasi mossa della concorrenza, seguendo le indicazioni che lo stesso presidente biancoceleste ha imposto sul mercato.
Stando agli ultimi aggiornamenti, la Lazio gradirebbe trattare per il cartellino di Luis Alberto partendo dalla base di un prestito con obbligo di riscatto. La motivazione andrebbe ricercata nella presenza di una clausola stipulata anni addietro con il Liverpool sulla percentuale di rivendita al 20%.
Lotito investirebbe il resto del ricavato per cercare un buon rinforzo in sua vece, ma soltanto a partire dalla prossima stagione. Il patto con Tare, almeno sulla carta, è quello di non fare mosse azzardate anzitempo. Soprattutto nel caso in cui, col passare del tempo, il centrocampista e il tecnico della Lazio dovessero mettere da parte gli screzi passati e tornare a collaborare per il bene comune.
Queste condizioni di mercato potrebbero effettivamente fare al caso dell’Inter, ma Marotta e Ausilio restano per il momento soltanto buoni spettatori. Le chance che la trattativa vada in porto – a gennaio come a giugno 2023 – sono piuttosto basse perché, come noto, la cintura mediana nerazzurra è già completa così com’è. A Calhanoglu mezz’ala di sinistra (e all’occorrenza playmaker basso) si aggiungono i solidi Brozovic in mediana e Barella come mezz’ala di destra. Senza neppure contare Mkhitaryan sostituto universale, Asllani e Gagliardini.
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