Si chiude a 50 milioni: l’Inter deve dirgli addio

Le speranze di vederlo con indosso la maglia dell’Inter sono praticamente ridotte a zero. Marotta e Ausilio gli dicono ufficialmente addio. Tutti i dettagli a riguardo

Con la vittoria dell’Argentina, rimediata in finale nella scorsa domenica a discapito della Francia, la Nazionale di Lionel Scaloni si è così consacrata come la più forte al mondo, ad oggi chiaramente. E’ stato grazie ai calci di rigore infatti che la ‘Albiceleste’ è successivamente riuscita nell’intento di conquistare il suo terzo Mondiale della storia.

Messi che bacia la Coppa
Lionel Messi che bacia la Coppa ©LaPresse

A tal proposito infatti, il primo ad essersi detto più soddisfatto di tutti, è stato naturalmente Lionel Messi, il quale è finalmente riuscito ad aggiungere nella sua bacheca un trofeo, il più importante di tutti se vogliamo, che sognava ormai da anni. Comprensibile la gioia sui volti dei giocatori argentini a fine gara, contrapposta a quella dei calciatori della Francia, che ne sono invece usciti vinti dal campo. Soffermiamoci però ora su un’altra questione di vitale importanza: in quanto, ad essersi messi in evidenza nel corso di questo Mondiale, non sono stati solamente i calciatori di Argentina e Francia, bensì anche tanti altri giovani prospetti (finiti tra l’altro nel mirino dell’Inter).

Da Ounahi a Musah: ecco il Mondiale al quale hanno assistito Marotta e i suoi. Il punto sugli osservati speciali dell’Inter

Il Mondiale di #Qatar2022 ha riservato in fin dei conti più sorprese di quante ce ne si potesse aspettare inizialmente. Nessuno avrebbe scommesso infatti un solo euro alla vigilia sul quarto posto del Marocco, ma non è questa la sola ed unica nota di rilievo. Ad essersi messi in evidenza infatti, ci hanno pensato nuovi giovani talenti dal futuro assicurato: pensiamo per esempio a Musah – ad oggi candidato numero uno per sostituire Gagliardini – e Robinson, fino ad arrivare anche ad Ounahi.

Ounahi e non solo nella lista della spesa dell'Inter
Azzedine Ounahi in azione ©LaPresse

Sono questi non a caso i calciatori che sono praticamente riusciti nell’intento di attirare non soltanto la forte attenzione da parte dell’Inter, ma anche di altri club europei (basti pensare al fatto che Ounahi è conteso ora come ora da mezza Europa). E si, diciamo questo in virtù del semplice fatto che sia Barcellona che Leicester vogliono provare a far di tutto pur di arrivare a mettere una volta per tutte le mani sul centrocampista marocchino. Non è però questa la notizia di giornata. ‘Ma come?’ – vi starete chiedendo voi. C’è infatti un importantissimo retroscena riguardante sia l’Inter che un altro calciatore olandese (e no, non stiamo parlando di Denzel Dumfries). Da qui, ecco spiegato cos’è accaduto in passato tra i nerazzurri e Timber.

Ausilio e l’Inter si mangiano tutt’ora le mani per quel mancato approdo di Timber a Milano: il retroscena

Ad aver lasciato il suo zampino in questo Mondiale, ci ha pensato sicuramente anche Jurrien Timber, giovane difensore di attuale proprietà dell’Ajax. Il classe ’01 infatti, è riuscito tra le tante cose a racimolare ben 4 presenze su 5 da titolare assieme alla sua Olanda in quel di #Qatar2022: prestazioni che ne hanno fatto di lui uno dei più giovani ambiti in Europa.

Timber e quel retroscena sull'Inter
Jurrien Timber a duello con Raspadori ©LaPresse

Di questa cosa, Ausilio e i suoi se ne erano già accorti in passato, al punto stesso che l’intera dirigenza dell’Inter era anzitempo finita sulle tracce del giocatore…Il tutto quando il suo cartellino era ancora in linea con le disponibilità economiche dei nerazzurri (valendo la metà di quanto valga ora). La stessa cosa non si può dire invece in questo momento, col giocatore che ha già assunto un valore attorno ai 50 milioni di euro. Non è un caso infatti che i ‘Lancieri’ abbiano rifiutato la bellezza di 25 milioni di euro dal Manchester United proprio nella scorsa estate. In conclusione, Timber è dunque destinato ad essere un vero e proprio rimpianto per i nerazzurri.

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