Con la fine dell’anno solare è anche giusto iniziare a tirare le somme di un’annata che in casa Inter non ha portato lo scudetto ma che comunque ha visto brillare alcuni big
L’anno 2022 per l’Inter si era aperto con un sorriso meraviglioso portato in dote dalla vittoria della Supercoppa Italiana, primo trofeo dell’anno, che sembrava fare da preludio ad una strada ricca di successi anche nelle altre competizioni. Così è stato solo parzialmente perchè lo scudetto è sfumato nel rush finale col Milan.
Un testa a testa in cui qualche battuta d’arresto di troppo agli albori del nuovo anno, e il passo falso di Bologna nel recupero, hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte di Leao e soci. L’Inter si è quindi consolata con la vittoria della Coppa Italia in una finale pazzesca a Roma contro la Juventus in cui il grande protagonista è stato un Ivan Perisic in stato di grazia, che di lì a poco avrebbe poi deciso di cambiare aria finendo a parametro zero al Tottenham di Conte.
Inter, il 2022 cala il sipario: Perisic, Barella e Brozovic i fari: Handanovic spodestato, Lukaku da rivedere
Un voto 8 pieno finisce dritto sulla pagella proprio di Ivan Perisic, devastante sulla fascia sinistra e fattore aggiunto della fase offensiva. Capacità da leader tecnico e trascinatore mentale non usuali e difficili da ricercare con tanta facilità altrove.
Una perdita importante Perisic tanto quanto importante sarebbe dovuto essere il ritorno di Lukaku, accolto in estate come il re rientrato a Milano ma per ora quasi sempre in infermeria. Soli due gol, tante assenze e un giudizio inevitabilmente sospeso in attesa e nella speranza di renderlo positivo il prossimo anno. Chi viaggia in attacco nel segno positivo sono sicuramente Lautaro Martinez e Dzeko, da 7 entrambi ma per motivi diversi. Il ‘Toro’ seppur con qualche periodo off, è la stella assoluta della zona offensiva tanto da tornare anche a Milano con una medaglia d’oro Mondiale che sicuramente gli darà la carica. Il bosniaco invece si è fatto trovare pronto e al posto giusto proprio nel momento giusto, quando è stato chiamato in causa al posto di Lukaku infortunato.
8,5 da motore del centrocampo Nicolò Barella, che muove con il suo dinamismo tutta la squadra a suon di sgroppate, assist e gol (quest’anno davvero tantissimi) ed una leadership neanche troppo silenziosa che un giorno potrebbe anche portarlo ad indossare la fascia da capitano. 5,5 per il capitano uscente, Samir Handanovic che ha perso il posto in favore di Onana, mentre in difesa spicca Skriniar (7,5), nonostante le voci di mercato, oltre a Bastoni che ha però patito l’inizio di questa annata. In ascesa enorme Dimarco, da 7 per l’ultima fase pre sosta e da confermare con l’anno nuovo, mentre Gosens finisce tra i bocciati esattamente come un anonimo Gagliardini e un Correa (voto 5) ormai più flop che top. Tanti i calciatori che aleggiano sulla sufficienza normale come i vari D’Ambrosio, Darmian, Mkhitaryan, o Acerbi, ed altri invece tutti ancora da scoprire come Bellanova e Asllani. Positivo Dumfries così come l’ottimo Calhanoglu piacevole sorpresa, mentre è da 8 l’inesauribile Brozovic. Il croato è occhi, faro e motore della squadra in ogni parte del campo e la sua assenza è sempre quella che forse pesa più di tutte.