L’Inter sembra destinata a dover o voler perdere i migliori giovani del vivaio a zero: nella settimana del primo goal in Premier dell’ex Gnonto, un altro talento lascia Milano
Alessandro Ciardi, discreto trequartista, classe 2007, ha lasciato le giovanili dell’Inter per trasferirsi al Red Bull Salisburgo. L’accordo è stato già raggiunto e mancherebbero soltanto alcuni dettagli formali per il passaggio in Austria.
L’Inter giustifica l’ennesima perdita a zero di un prospetto così interessante chiamando in causa un limite legale. Ovvero l’impossibilità di blindare il ragazzo facendogli sottoscrivere un contratto da professionista. In Italia, infatti, ciò è possibile solo dopo il compimento dei sedici anni.
Pare che gli austriaci abbiano lusingato Ciardi con la promessa di inserirlo subito in prima squadra. Ci sarebbe stata un’accelerata nella trattativa a dicembre, quando il trequartista ha giocato con grande autorevolezza e classe nella doppia amichevole dell’Italia Under 16 contro l’Austria.
E in pratica l’Inter non ha potuto far altro che perdere a zero uno dei migliori talenti del proprio settore giovanile, com’era già successo con Gnonto.
Ciò che brucia di più è che il ragazzo avrebbe potuto firmare con l’Inter il sette gennaio, giorno del compimento dei suoi sedici anni. Ma evidentemente ha scelto il progetto Salisburgo, per poter giocare subito. Le regole stringenti dell’ordinamento italiano, dunque, contano fino a un certo punto…
Perché l’Inter deve perdere i suoi giovani talenti a zero?
C’è chi pensa che il problema sia legato al progetto e alla decadenza del club milanese. Anche i giovani non credono più che abbia senso continuare a giocare nelle squadre giovanili dell’Inter? Certo, se alla fine del ciclo, il più delle volte, non si arriva mai la possibilità di esordire o essere aggregati alla prima squadra, i dubbi sono legittimi. I fatti dimostrano che per un primavera di livello è difficile di poter crescere e giocare. Gnonto, con il suo primo goal in Premier, ha forse dimostrato che è doveroso avere coraggio con i giovani.
Ci sono molti giovani interessanti che il club nerazzurro dovrebbe provare a tenere. Il primo esempio è quello di Matteo Cocchi, terzino sinistro, del 2007, che da sotto età ha segnato già bei goal in cinque gare con l’Inter Under 17. Ed è un sotto età anche in Nazionale.
Bisogna tener d’occhio poi un giovane preso dall’Uesse Sarnico. Si tratta dell’attaccante classe 2008 Christian Stefani. Il ragazzo ha segnato nove goal nella prima parte della stagione e ora potrebbe essere girato subito in prestito alla Cremonese.
Terzo nome: il terzino destro Alem Nezirevic. Lo svedese è un po’ più grande, è un classe 2004 e viene dal Motala. In passato ha sostenuto un provino anche con il Sassuolo. È appena entrato in orbita Inter e dovrebbe essere ufficializzato a giorni.
La buona notizia degli ultimi giorni è che è arrivato il primo contratto da professionista per Yvan Kouadio Maye, difensore centrale adattabile a terzino sinistro, classe 2006. Arrivato a Milano quest’estate, ha appena firmato fino al 30 giugno 2025.
L’ultimo nome da seguire è quello di una punta presa in estate dall’Inter e subito girata in prestito al Renate. Il ragazzo si chiama Lorenzo De Leo, è un 2005, e ha fatto il suo esordio tra i professionisti in occasione della gara di Coppa Italia di Serie C di novembre contro l’Alessandria. De Leo dall’Enotria, è alto due metri di altezza e ha segnato 22 goal in 23 partite nell’ultima stagione.
Gnonto in goal con il Leeds
Casedei ceduto dall’Inter al Chelsea è oramai integrato in pianta stabile nella prima squadra dei Blues. Ora pare che possa essere prestato a qualche squadra di bassa classifica o di Championship. Salvatore Esposito, classe 2000 (e fratello di Sebastiano), fu ceduto qualche anno fa alla Spal, e oggi è arrivato in Serie A: giocherà nello Spezia dopo essere stato protagonista in Serie B, e all’Inter andranno poche centinaia di migliaia di euro come diritti sulla cessione.
Wilfried Gnonto, uno degli under 16 che l’Inter si è lasciata sfuggire a zero, qualche giorno fa ha segnato il primo goal nel Leeds e in Premier League. A diciannove anni e sessanta giorni è diventato il terzo giocatore italiano più giovane di sempre a segnare in Inghilterra.
La paura è che molti altri giovani talenti dell’Inter possano seguire l’esempio di Gnonto, convocato da Mancini nella nazionale maggiore subito dopo essersi svincolato dai nerazzurri per trasferirsi in Svizzera.