Il centrale slovacco sente profumo di rinnovo ma la sua cessione a giugno resta una pista possibile, così il club nerazzurro tutela i propri interessi bussando a Xavi
Non si parla d’altro da settimane e le voci sul suo conto non accennano ad arrestarsi neanche in queste ore, così da lasciar presagire che la conclusione della telenovela non è ancora vicina. Potrebbero infatti volerci ancora altri giorni prima che la dirigenza dell’Inter riesca a strappare il consenso definitivo da parte dell’entourage di Milan Skriniar sull’accordo per il rinnovo del suo contratto, in scadenza il prossimo giugno.
La speranza è comunque molto viva e non c’è motivo di preoccupazione, almeno secondo quanto trapelato dalle fonti vicine all’ambiente nerazzurro. C’è voglia di chiudere quanto prima per scongiurare ogni pericolo, non tanto in questa sessione di mercato che non vedrà stravolgimenti in organico, quanto soprattutto in quella successiva proprio della prossima estate. Già la fine dell’inverno, o tutt’al più i mesi primaverili, infatti, potrebbero essere deleteri perché sarebbero terreno fertile per società come PSG e Chelsea di formalizzare le loro proposte d’ingaggio per il trasferimento a parametro zero del calciatore slovacco in caso di mancato rinnovo con l’Inter.
Dando per assodato che questa evenienza resti molto remota e che dunque la società in mano a Steven Zhang riesca in qualunque modo a trattenere Skriniar ancora per un paio d’anni, soprattutto considerata l’importanza che riveste negli schemi del tecnico Simone Inzaghi di cui è adesso capitano dichiarato, non si esclude che possano nascere nuovi movimenti di mercato in estate sulla base di offerte cash da almeno 60 milioni di euro.
Per questo motivo, sia l’amministratore delegato Giuseppe Marotta che il fido compagno d’avventure Piero Ausilio restano vigili alla ricerca di una valida alternativa di prospettiva che possa sostituire Skriniar o Stefan de Vrij dalla prossima stagione. Tra i tanti nomi lanciati nelle ultime settimane spunta anche quello di Eric Garcia, in scadenza nel 2026 con il Barcellona.
Il calciatore, visto come uno dei centrali spagnoli di maggior interesse per il futuro della Nazionale, era partito col piede giusto ad inizio stagione dietro alla spinta arguta del tecnico Xavi. Col passare del tempo però, complice anche il recupero dell’intero reparto difensivo a disposizione dell’ex fuoriclasse spagnolo, il suo minutaggio è andato via via riducendosi al minimo storico. Tanto che dal 5 novembre non è riuscito a mettere più piede in campo per le successive cinque partite ufficiali del campionato de La Liga. Panchina ad oltranza e sogni infranti sul più bello. Uno spreco, per molti. Così l’Inter vede in lui con la luce negli occhi un barlume di speranza da poter affiancare ad Alessandro Bastoni. Non potendo considerare la naturale scadenza di contratto per l’affondo a parametro zero, la dirigenza nerazzurra dovrebbe tentare l’affondo definitivo per una cifra non inferiore ai 25 milioni di euro. Tanti, certo, ma non irraggiungibili. Soprattutto se ci dovesse essere realmente un ricavo considerevole dalla cessione di un big, come espresso nella politica societaria.
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